Giunta regionale, provvedimenti su politiche sociali, formazione professionale ed organizzazione strutture

L'Esecutivo regionale. Da sinistra nella foto: Scarabeo, Patraroia, Frattura, Facciolla, Nagni
L'Esecutivo regionale. Da sinistra nella foto: Scarabeo, Patraroia, Frattura, Facciolla, Nagni

La Giunta regionale, nella seduta odierna, ha trasferito 2,3 milioni di euro ai Piani di zona, ha approvato i corsi liberi degli Enti accreditati ed ha avviato la nuova organizzazione delle Aree e dei Servizi dirigenziali.
 
Ne dà comunicazione il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, il quale riferisce  che «dopo aver approfondito l'iter istruttorio delle vertenze aperte e delle iniziative assunte nei confronti del Governo sulla sanità e sulla ricostruzione post-sisma, sono stati adottati diversi provvedimenti tra cui il trasferimento di 2,3 milioni di euro ai 7 Ambiti territoriali di zona, e l'approvazione dei corsi liberi di formazione professionale che consentirà agli Enti accreditati di attivare sul territorio regionale proposte di implementazione dell'offerta di qualificazione destinata sia a disoccupati che a giovani e a lavoratori  in mobilità o cassa integrazione». 
 
«Successivamente - prosegue il vicepresidente -  è stato avviato l'esame istruttorio sul nuovo modello organizzativo dell'Amministrazione regionale con l'approntamento delle Aree e dei Servizi dirigenziali da cui deriverà la nuova articolazione e la composizione dei nuovi uffici dell'Ente. Terminata la scadenza degli avvisi, nei prossimi giorni si procederà alla nomina dei 4 direttori d'Area e dei 50 incarichi di Dirigenza per i servizi a cui si aggiungeranno gli 8 del Consiglio e quelli di alcuni Istituti ed Agenzie».  
 
«Inoltre - sottolinea Petraroia - quale assessore con delega alle Politiche sociali, ho informato la Giunta dell'appello rivolto ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta circa il bando per i non autosufficienti pubblicato sul BURM del 16 settembre». 
 
«E' indispensabile che siano rispettati i parametri rigidi e rigorosi della normativa nazionale che consente di accedere ai benefici economici regionali aggiuntivi fino a 700 euro mensili solo per i casi di comprovata gravità in cui necessita un'assistenza costante del paziente complesso. Se si travalica la normativa si arreca un danno agli aventi diritto effettivi con ritardi procedurali inevitabili», conclude Petraroia.

 

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