Progetto FEI Beni Comuni, tagliato il nastro di partenza per i cento immigrati coinvolti

Petraroia: «Stiamo gettando le basi per un Molise più inclusivo e socialmente più attento ai bisogni e alle esigenze dei cittadini dei Paesi terzi»
Petraroia: «Stiamo gettando le basi per un Molise più inclusivo e socialmente più attento ai bisogni e alle esigenze dei cittadini dei Paesi terzi»

Nello scenario della Sala Parlamentino della Giunta regionale, si è tenuta questa mattina la presentazione ufficiale del Progetto "Beni Comuni", percorso finanziato dal Fondo Europeo per l'integrazione dei cittadini dei Paesi terzi - FEI e a titolarità del Ministero dell'Interno - Dipartimento Centrale per le Politiche dell'immigrazione e dell'Asilo, di cui la Regione Molise è risultata aggiudicataria in partnership con ACLI ed ENAIP nazionali. 
 
Una vera e propria opportunità per cento giovani e meno giovani immigrati, di varia nazionalità, che, dopo essersi candidati spontaneamente al progetto, sono stati selezionati da un'apposita cabina di regia, composta da esperti del settore e presieduta dal dott. Michele Colavita,  direttore regionale del Servizio Politiche sociali e Assistenza socio-sanitaria. 
 
Il progetto, che inizia oggi e terminerà il prossimo 30 giugno 2014, ha lo scopo di offrire agli immigrati selezionati una reale opportunità di sostegno alla loro occupabilità attraverso percorsi di informazione, orientamento, tutoring, stage, misure di accompagnamento e di auto imprenditorialità alla creazione di imprese nella filiera dell'agricoltura, settore per il quale il Molise è fortemente vocato. 
 
Il percorso, di durata pari a 500 ore, sarà articolato in due fasi: un primo step d'aula di 250 ore, suddiviso in 4 moduli che spazieranno dai diritti e doveri in relazione alla Costituzione italiana agli elementi di etica e di normativa sui luoghi di lavoro fino alle procedure e alle modalità per la creazione di imprese agricole e da una  seconda  fase, di pari durata alla prima, che vedrà coinvolti in prima persona gli immigrati selezionati in un project work/stage presso un'impresa agricola del territorio molisano.
 
Per concretizzare maggiormente la componente del processo d'integrazione, al tutor d'aula verrà affiancato un tutor immigrato al fine di stimolare il coinvolgimento dei partecipanti e farli sentire, a tutti gli effetti, pienamente inseriti nel contesto sociale del nostro Paese.
Ai partecipanti sarà riconosciuto un rimborso spese di 250 euro a fronte dell'effettiva frequenza di almeno l'80% delle ore previste. Al termine del progetto, inoltre, ciascun partecipante riceverà un attestato di frequenza con indicate le attività realizzate e il relativo monte ore.
 
All'incontro erano presenti l'assessore alle Politiche sociali, Michele Petraroia, il direttore regionale del Servizio Politiche sociali e Assistenza socio-sanitaria, Michele Colavita, Sabrina Simone, presidente Regionale delle ACLI e Mimma Giaccari,  direttrice Nazionale ENAIP. 
 
È intervenuto anche l'assessore regionale alla Politiche agricole, Vittorino Facciolla, che ha voluto portare il suo messaggio di buon augurio per l'inizio delle attività e ha ribadito la piena disponibilità a collaborare in maniera fattiva per la riuscita del progetto.
 
Il Presidente della Giunta Regionale, Paolo diLaura Frattura,  assente per impegni istituzionali,  ha inviato una nota di  saluto ed apprezzamento dell'iniziativa.
Alcuni immigrati hanno voluto esprimere soddisfazione per questo percorso di accompagnamento al lavoro nella consapevolezza che realmente esso possa rappresentare un'opportunità da cogliere e da utilizzare al meglio per le loro aspettative di vita.
 
«Assieme al progetto "L'italiano per integrarsi", anch'esso rientrante tra le attività finanziate dal Fondo Europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi (F.E.I.), per un importo pari a 217.000 €, e di cui la Regione Molise è capofila - ha precisato l'Assessore al Welfare, Michele Petraroia, - stiamo gettando le basi per un Molise più inclusivo e socialmente più attento ai bisogni e alle esigenze dei cittadini dei paesi terzi che possono rappresentare per noi anche motivo di ripopolamento delle aree interne, oltre a dare un'immagine del Molise corrispondente a quella che è la sua vera connotazione: una terra umile ma dal profondo senso civico».
 
«La nostra scelta è quella di camminare insieme e di costruire, per chi di voi vuole rimanere in questa terra,  un progetto di vita vero. Se ci riusciamo avremo fatto una cosa bella e utile per voi e per il nostro Molise», ha concluso Petraroia.

 

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