Settimana Unesco Ess 2013: paesaggio, bellezza e creatività. Incontro tecnico con gli studenti del Galanti di Campobasso

Un momento dell'incontro che ha avuto luogo presso la Sala Parlamentino della Giunta regionale
Un momento dell'incontro che ha avuto luogo presso la Sala Parlamentino della Giunta regionale

Quello  tratturale  è uno dei paesaggi più significativi del Molise, sia dal punto di vista delle valenze culturali, sia da quello delle presenze naturalistiche. E' per questo motivo che la Regione Molise, attraverso il Servizio valutazione, prevenzione e tutela del territorio, ha ritenuto appropriato considerare questo paesaggio di particolare valore ed inserirlo nell'ambito della Settimana Unesco 2013 con un incontro tecnico su "Paesaggio tratturale e biodiversità". All'evento hanno partecipato alcune classi dell'Istituto Galanti di Campobasso.

I lavori sono stati introdotti dall'architetto Francesco Manfredi Selvaggi,  responsabile del Servizio, il quale si è soffermato sui significati storici, paesaggistici e ambientali dei tratturi: la transumanza è risultata uno sfruttamento dei terreni pascolivi in linea con le esigenze ecologiche, in quanto nei pascoli pugliesi l'aridità e l'eccessivo caldo avrebbero impedito la permanenza delle pecore nel periodo estivo, mentre la medesima cosa succedeva sulle montagne abruzzesi, impraticabili per il pascolamento animale nella stagione invernale.
 
La relazione successiva, quella di Luciano Bucci, ha inquadrato la rete tratturale nella Rete Natura 2000, mostrando la sovrapposizione in molti tratti delle due reti.  
 
Daniela Martino ha mostrato agli studenti della scuola secondaria un'altra sovrapposizione, quella tra gli habitat naturali e il suolo tratturale: lungo la "silente strada erbosa", come la definiva D'Annunzio, si incontrano una varietà di habitat, da quelli boschivi a quelli prativi a quelli fluviali, che stanno a dimostrare la grandissima ricchezza naturalistica dei nostri tratturi, i quali possono essere definiti un importante patrimonio di biodiversità.
 
A collegare questa problematica con l'argomento della giornata, che è quello dell'educazione allo sviluppo sostenibile, ci hanno pensato i due relatori successivi, il primo dei quali, Rosa Maglioli, ha esposto le finalità dell'Unesco Dess, che rientrano tra quelle più generali dell'istituzione preposta al patrimonio dell'ONU alla fine della II guerra mondiale per favorire la cooperazione fra i popoli del pianeta. Cooperazione che deve avvenire anche nel campo dell'ambiente, e quindi rinsaldare i legami per prevenire nuovi eventi bellici. 
 
Francesco Boschi ha concluso i lavori parlando, anche attraverso  immagini suggestive, delle esperienze fatte per così dire sul campo, cioè delle esercitazioni  compiute con le scolaresche su diverse tematiche ambientali, sempre in coordinamento con il corpo docente, nella convinzione che l'educazione ambientale debba essere strettamente collegata alle materie curriculari e non aggiungersi ad esse quale ulteriore disciplina scolastica.
 
E' difficile testare il gradimento delle informazioni ricevute, ma se un indicatore è il silenzio e l'attenzione, sicuramente gli studenti dell'Istituto Galanti hanno apprezzato la giornata di istruzione sull'ambiente.  

 
 
 
 

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