Parco archeologico San Vincenzo al Volturno, Scarabeo: «Rassicuro i sindaci, nessuna dietrologia»

La storica abbazia benedettina
La storica abbazia benedettina

«La proposta di legge regionale riguardante il riconoscimento del Parco archeologico dell'area di San Vincenzo al Volturno non è una iniziativa a scopo personalistico, né una gara per ottenere chissà quale riconoscimento. E' un'idea che può servire a valorizzare e, soprattutto, a preservare un sito di importanza storica, archeologica, ambientale e turistica, senza eguali in Italia». 
 
L'assessore regionale alle Politiche dello sviluppo economico, Massimiliano Sarbeo, ribadisce  l'idea di chiedere alla Regione Molise, attraverso una specifica legge, lo status di Parco di tutta la zona ricadente nel comprensorio dell'Abbazia di San Vincenzo al Volturno. 
 
«Proprio perché la mia è una semplice proposta - chiarisce l'assessore  - la stessa è aperta ad ogni modifica che si ritenesse opportuno fare. Perciò, meglio delle chiacchiere da bar, soprattutto dopo anni e anni di inerzia e di silenzio sul futuro di quell'area, sarebbero gradite proposte e progetti utili a migliorare la mia proposta. Le polemiche non sono lo stimolo per raggiungere i risultati che servono al nostro territorio per esprimere tutte le potenzialità che possiede, affinché possano essere utilizzate per dare respiro all'economia, all'occupazione e nel contempo preservarle da ogni forma di sfruttamento che non sia a vantaggio delle nostre comunità».
 
«Il Consiglio regionale -  conclude l'esponente di Palazzo Vitale -  è stato investito del progetto e lo vaglierà guardando agli aspetti positivi che esso contiene, perciò, se ci saranno  nuove idee, esse sono le benvenute. Anzi, auspico che i sindaci di Castel San Vincenzo e di Rocchetta a Volturno discutano e si confrontino sulla questione, senza scrivere sui giornali di dietrologie che, voglio rassicurarli, non esistono, perché, se la necessità di potenziare un sito  d' immenso valore storico, culturale, ambientale, religioso e molto altro ancora, è passata attraverso una mia proposta di legge regionale, probabilmente è anche a causa dell'inerzia da parte di chi, un' idea simile, avrebbe dovuto averla già fatta propria anni addietro».  

 

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