"Lavoro e famiglia: una conciliazione impossibile?", incontro ad Isernia per celebrare l'8 marzo. Gli auguri di Petraroia al Coordinamento donne Acli

Agnese Ranghelli, responsabile nazionale Coordinamento donne Acli
Agnese Ranghelli, responsabile nazionale Coordinamento donne Acli

Per tre giorni, da oggi e fino a domenica 9 marzo, in riunione ad Isernia il Coordinamento  donne Acli, per celebrare la giornata internazionale della donna attraverso una riflessione sul difficile rapporto tra vita familiare e lavorativa che ancora oggi pone le donne in una condizione di disparità nel mondo del lavoro rispetto agli uomini. Nella giornata di domani è previsto un incontro dal titolo "Lavoro e famiglia: una conciliazione impossibile?"  
 
«Il prezioso ruolo dell'associazionismo cristiano -
scrive il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, in una lettera indirizzata alla responsabile nazionale del Coordinamento  Agnese Ranghelli  - trova nella  Acli un riferimento culturale insostituibile e per le istituzioni regionali costituisce motivo di orgoglio ospitare sul proprio territorio l'iniziativa nazionale del Coordinamento Donne Acli nel giorno dedicato alla riflessione sul ruolo della donna nella società contemporanea».
 
«Le diverse iniziative promosse negli ultimi mesi dalle Acli ad Agnone, Isernia, Termoli e Campobasso su temi economici e sociali di rilevante interesse -
prosegue l'esponente di Palazzo Vitale -  denotano la meritoria volontà dell'associazione di rilanciare il proprio ruolo culturale, di proposta, elaborazione e progetto che trova nella Regione Molise, ed in particolare nell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche sociali, un interlocutore attento, rispettoso e pronto a discutere sulle tutele delle fasce più deboli, delle aree interne, dei migranti, dei giovani e dei soggetti svantaggiati».
 
«Per la nostra comunità -
nota Petraroia -  la vostra riflessione sul tema "Lavoro e famiglia: una conciliazione impossibile?" rappresenta un'opportunità di scambio e di acquisizione di una visione solidale che rifugge dalla mercificazione della donna e contrasta la deriva ed il degrado di una società dell'immagine che non rispetta la dignità, la sobrietà, il merito, la semplicità e la laboriosità di ogni madre, sorella, figlia o nipote».
 
«Contrastare ogni forma di violenza contro le donne, agevolare le pari opportunità e l'accesso al lavoro, garantire parità di diritti e costruire una rete di protezione sociale capace di conciliare i tempi di vita e di lavoro, rappresentano gli obiettivi di criticità su cui bisognerà concentrare ogni energia futura ed ogni impegno», conclude il i vicepresidente augurando «buon lavoro».

 

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