Conferenza Stato-Regioni, ribadita la necessità di un confronto con il Governo sul Fondo unico per le Politiche sociali e le non autosufficienze

Petraroia. Ha partecipato a Roma alla Commissione Politiche sociali
Petraroia. Ha partecipato a Roma alla Commissione Politiche sociali

Si è riunita ieri a Roma la Commissione Politiche sociali coordinata dall'assessore regionale al ramo della Regione Liguria, Lorena Rambaudi, nel corso della quale è stato redatto un documento sul welfare, condiviso da tutti gli assessori regionali alle Politiche sociali, tra cui Michele Petraroia, documento che è stato trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni, per richiamare l'attenzione del   Governo nazionale sui temi della non autosufficienza e del contrasto alle povertà.
 
Il confronto ha evidenziato la necessità di potenziare le risorse da destinare al Fondo nazionale Politiche sociali istituendo un unico fondo che raccolga al suo interno tutti i finanziamenti destinati alle diverse politiche - famiglia, giovani, pari opportunità, immigrati - per permettere una programmazione regionale unitaria e strutturata sul territorio evitando la segmentazione tra i vari livelli di governo.
 
E' in programma per il prossimo 26 marzo un primo incontro tra gli assessori regionale della Commissione Politiche sociali e il neoministro Giuliano Poletti, nel quale si solleciterà la controfirma dei decreti di riparto del Fondo nazionale Politiche sociali e il Fondo per le non autosufficienze, già firmati dai precedenti ministri, che assegnano al Molise 4,5 milioni di euro per il 2014.
 
A tal proposito, l'assessore Michele Petraroia ribadisce che se saranno rispettati i tempi nella firma dei rispettivi decreti di trasferimento di queste somme alle Regioni, si potranno assicurare risposte tempestive alle numerose esigenze che attanagliano il territorio molisano.
 
«Alla luce della nuova Programmazione europea 2014 2020 -  sottolinea Petraroia -  è fondamentale attuare la promozione dell'inclusione sociale e la lotta contro la povertà (Obiettivo 9 FSE), favorendo le politiche per l'occupazione femminile e giovanile, il miglioramento dell'accesso ai servizi sociali e alle cure sanitarie, la lotta alle disuguaglianze (sesso, razza, religione, ecc.) e facilitando il rientro sul mercato del lavoro delle fasce più fragili».

 

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