Contenimento della spesa: la lettera di Pietraroia al presidente dell'Associazione ex consiglieri regionali del Molise, Gaspero Di Lisa

Petraroia: «Occorre un Piano di riordino elaborato e condiviso dalle classi dirigenti locali»
Petraroia: «Occorre un Piano di riordino elaborato e condiviso dalle classi dirigenti locali»

«Egr. Presidente,
 
raccolgo in positivo la disponibilità dell'Associazione ad avviare un confronto che miri a rendere strutturali i tagli alle indennità e ai vitalizi. Sono convinto che superati i vizi di forma ed i limiti del provvedimento una tantum adottato, insieme saremo in grado di rispondere all'appello del Capo dello Stato e del Consiglio dei Ministri che sollecita i pubblici amministratori ad adoperarsi con oculatezza e responsabilità nella riduzione dei costi della politica, senza disconoscere il valore ed il ruolo di servizio prestato all'interno delle istituzioni locali, regionali e nazionali.
 
Non concordo con posizioni di stampo reazionario e populista tese a delegittimare le assemblee elettive in favore di una tecnocrazia di burocrati nominati dalla stessa politica con costi maggiori a carico dei contribuenti. Ma, fermo restando il diritto-dovere dei cittadini a eleggere i propri rappresentanti nel governo della propria città e dei loro territori, è indubbio che persiste la necessità di contenere le spese complessive del funzionamento degli Organi dello Stato, a partire dalla Presidenza della Repubblica fino al più piccolo Comune d'Italia. A tal proposito, il Governo Renzi ha adottato una serie di misure che chiamano tutti a fare un passo indietro per consentire all'Italia di rispettare i vincoli del pareggio di bilancio inseriti nell'art.81 della Costituzione, risanare i conti pubblici e riavviare lo sviluppo e la ripresa economica per creare nuove opportunità di lavoro.
 
Nel dibattito nazionale si menziona, oltre al superamento del Senato, anche il riordino delle Regioni che si somma al declassamento delle Province in un corto circuito che rischia di trascinare con sé tutti gli Organi dello Stato presenti sul territorio, a partire dalle Prefetture, dalle Questure e dagli Uffici Periferici dei Ministeri, con danni incalcolabili per le aree interne e le regioni del Mezzogiorno.
 
In un simile contesto, non ci si può arroccare in un atteggiamento difensivo teso a conservare l'esistente, perché i nostri numeri rischiano di farci perdere la sfida con Roma e con Bruxelles. Al contrario, occorre un Piano di riordino elaborato e condiviso dalle classi dirigenti locali che sia in grado di anticipare le mosse del Governo con misure di contenimento della spesa, di tagli e di recupero di efficienza gestionale che consentano di ribaltare l'idea di massificazione ragionieristica sostenuta dal livello centrale per giustificare soppressioni, cancellazioni e accorpamenti di aree minori e territori poco popolati.
 
Non è in discussione l'ammontare modesto in termini complessivi dei risparmi di spesa, assolutamente insufficienti a fronteggiare la molteplicità degli obblighi finanziari del Molise, ma la partecipazione di tutti al contenimento dei costi agevola l'approntamento di provvedimenti di riordino, razionalizzazione, ottimizzazione e rilancio, propedeutici alla ripresa economica e sociale della comunità regionale.
                                                                 Distinti saluti»  
                                                                                               L'assessore
                                                                                         Michele Petraroia

 

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