Roma, riunione operativa presso il MIUR

Il Palazzo di Viale Trastevere, sede del dicastero
Il Palazzo di Viale Trastevere, sede del dicastero

Un incontro a tutto campo sulle problematiche legate al mondo della scuola, quello che ha avuto luogo ieri al Ministero dell'Istruzione a Roma dalle 17,30 alle 20,30, e che ha visto la partecipazione del ministro Stefania Giannini, del sottosegretario Roberto Reggi, dei direttori generali Sabrina Bono, Marco Mancini e Luciana Chiappetta, oltre agli assessori regionali all'Istruzione e all'Università e ai responsabili tecnici della IX Commissione della Conferenza delle Regioni.
 
Molti i temi esaminati e tra questi quello più delicato attiene alla messa in sicurezza delle scuole su cui è stato prospettato un impegno di 300 milioni teso a far scorrere la graduatoria dei progetti cantierabili approvati col "Decreto del Fare" presentati da tutte le Regioni, tra cui il Molise, e finanziati per carenza di risorse solo per una parte modesta della domanda pervenute. A questo si aggiungono 122 milioni di interventi in favore dei Comuni e delle Province in deroga al Patto di stabilità e 40 milioni annui per 30 anni per stipulare mutui utilizzabili per costruire scuole sicure, palestre o effettuare opere di manutenzione e di efficientamento energetico, ma la parte più consistente di fondi per circa 3 miliardi il Governo intende appostarli sul FESR 2014-2020.Alle regioni è demandato  di approntare l'anagrafe degli Edifici Scolastici da mettere in sicurezza attraverso l'adozione di Piani Triennale in cui siano menzionate le scuole con le loro esigenze ed i progetti con i relativi costi.
 
Sugli altri temi il ministro Giannini ha ribadito l'impegno del Governo ad investire nella scuola assicurando maggiori disponibilità sui fondi per il diritto allo studio e sulla ricerca, il rapporto numerico per nominare un dirigente scolastico è stato indicato in 1 a 950 studenti, urge completare l'avvio dei CPIA per l'educazione degli adulti, completare il riordino della Scuola per l'infanzia e definire l'Anagrafe nazionale degli studenti superando i rilievi del Garante per la privacy.
 
Intervenendo in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, l'assessore Michele Petraroia, ha sollevato il tema delle piccole comunità e dell'Italia Minore che soffre un ingiusto riparto dei fondi effettuati in base a tagli lineari basati sul numero degli abitanti. In questo modo, ha fatto rilevare Petraroia,  si compromette il diritto allo studio nelle aree interne e nelle zone svantaggiate con una penalizzazione iniqua verso gli studenti del mezzogiorno e delle regioni meno abitate.
 
Sul punto, il ministro Giannini ha replicato assumendo l'impegno a individuare criteri correttivi nel riparto dei finanziamenti futuri a tutela di questa parte estesa del territorio nazionale, ma ha confermato che in regioni come la Basilicata o il Molise non si può ipotizzare di attrarre studenti in Atenei in cui poco si è puntato su Poli di eccellenza in favore di una dispersione generalista dei corsi di laurea, delle sedi e delle Facoltà. Occorre,  ha aggiunto il ministro, entrare in un'ottica nuova anche per le università, in particolare per quelle minori, ubicate in regioni piccole.

 

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