Valle del Tammaro, un modello di sviluppo da far condividere a Campania e Molise. Petraroia al convegno di Morcone

Sinergia per superare i problemi del territorio e valorizzarne le vocazioni
Sinergia per superare i problemi del territorio e valorizzarne le vocazioni

Una proposta di sviluppo locale della Valle del Tammaro che valorizzi le vocazioni del territorio e riunifichi, in una progettualità d'area condivisa, le scelte strategiche di pertinenza della Regione Campania e della Regione Molise. Se n'è discusso al convegno "Un'idea di sviluppo per le aree interne. Il sistema Tammaro-Fortore", che ha avuto luogo questo pomeriggio presso la Zona Fiera di Morcone e che ha visto la partecipazione del sottosegretario di Stato al Ministero dei Lavori pubblici, on. Umberto Del Basso De Caro, del vicepresidente della Giunta regionale del Molise, Michele Petraroia, del consigliere regionale della Campania, Giulia Abate, e di amministratori locali.
 
«L'ipotesi  muove - spiega il vicepresidente Petraroia  - dalle iniziative intraprese insieme dal lontano 2003 a tutela del sito archeologico di Saepinum-Altilia e dalle proposte istitutive del Parco nazionale del Matese quale evoluzione del Parco campano del Matese. Le comunità locali confinanti hanno un retaggio storico simile ed una provenienza amministrativa che vedeva l'intera Valle del Tammaro, fino all'abitato di Pontelandolfo, appartenente alla Provincia di Campobasso fino all'Unità d'Italia, con diverse e alterne modifiche dei confini provinciali che non hanno mai intaccato una solida cooperazione economica e sociale tra i vari Comuni della zona». 
 
«La sollecitazione da recepire sia in Campania che in Molise - continua Petraroia -  dovrà essere quella di norme di salvaguardia ambientale più rigorose che preservino i crinali dall'invasione dell'eolico selvaggio e rilancino una moderna attività di coltivazione e di impresa agricola e zootecnica. Come annunciato dall'assessore regionale all'Ambiente del Molise, è in via di definizione una proposta di legge, attualmente al vaglio dell'Avvocatura distrettuale, tesa a fermare la proliferazione incontrollata di impianti eolici impattanti,  in modo tale che non abbiano a ripetersi per il futuro i danni di scelte poco oculate del passato». 
 
«Il modello di sviluppo da prospettare per la Valle del Tammaro, per l'Area del Matese e per gran parte del Molise - chiosa il vicepresidente -  non potrà che essere quello di una sana valorizzazione delle vocazioni agricole, artigianali, commerciali, ambientali, turistiche e della piccola impresa. Su questi obiettivi bisognerà consolidare un'ampia rete di alleanze sociali, chiamata a contribuire ad una coerente programmazione dei fondi europei per il 2014-2020».

 

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