Roma, incontro sulla cooperazione decentrata tra Italia ed Argentina

Il Palazzo della Farnesina, dove ha avuto luogo il confronto bilaterale tra le delegazioni dei due Paesi
Il Palazzo della Farnesina, dove ha avuto luogo il confronto bilaterale tra le delegazioni dei due Paesi

Questa mattina, presso il Ministero degli Affari esteri al Palazzo della Farnesina a Roma, si è svolto un incontro tra la delegazione del Ministero argentino delle Relazioni estere e la delegazione del Ministero degli Affari esteri della Repubblica sui temi della cooperazione decentrata e su quelli inerenti gli scambi sociali, culturali, economici e turistici fra i due Paesi, cui hanno partecipato anche gli assessori regionali in rappresentanza del sistema delle autonomie locali con l'obiettivo di approntare e rilanciare un programma di interscambio sistemico tra l'Italia e l'Argentina. 
 
La riunione è stata introdotta dal sottosegretario agli Esteri, Mario Giro,  che ha sottolineato le comuni radici culturali e i legami affettivi, sociali ed economici che hanno sempre caratterizzato i rapporti e le relazioni tra i due Paesi. In particolare, sia il sottosegretario che il direttore centrale per i Paesi dell'America Latina, ministro Luigi Maccotta, e il vicedirettore centrale per l'internazionalizzazione, ministro plenipotenziario Vittorio Sandalli, si sono soffermati sul programma FOSEL, che ha permesso di consolidare gemellaggi, scambi tra imprese, import-export e attività culturali tra Italia e Argentina. 
 
Gli stessi hanno sottolineato, di concerto con i propri colleghi del Ministero degli Esteri della Repubblica Argentina, l'opportunità di continuare ad investire anche utilizzando i Fondi Europei 2014-2020 nell'interscambio, valorizzando il legame con le comunità italiane in Argentina. Fra gli altri temi trattati,  c'è stato il Progetto Memoria, che mira a fare chiarezza sulla tragica vicenda dei desaparecidos e sulla scomparsa di tanti bambini argentini sparsi in vari paesi, tra cui l'Italia. 
 
È obiettivo dei due Governi fare luce su quella pagina buia della dittatura militare e verificare con l'aiuto dei Comuni e delle Regioni italiane se parte di quei bambini sottratti alle mamme fin dalla nascita siano stati dati in adozione nel nostro Paese in contrasto ad ogni regola internazionale. 
 
Dopo gli interventi dei rappresentanti dei due Ministeri, si sono susseguiti i contributi dell'Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia e dei diversi assessori regionali presenti.
Il vicepresidente Michele Petraroia si è soffermato sulla consistenza delle comunità molisane in Argentina con le quali persistono legami profondi e interscambi continui promossi dalle Amministrazioni comunali, dalle associazioni culturali e dall'Università del Molise, che ha avuto il merito di ospitare periodicamente giovani argentini presso le proprie strutture.
 
Petraroia ha confermato l'adesione del Molise al Piano illustrato dai due Governi, che mira a coordinare e rilanciare l'insieme delle iniziative bilaterali, ed ha inteso ringraziare sia l'ambasciatore Di Tella che l'ambasciatore argentino presso la Santa Sede, Juan Pablo Cafiero, per essere venuti a Jelsi ad onorare la memoria di Padre Giuseppe Tedeschi e per essersi attivati in favore dell'udienza del 16 ottobre 2013 nella quale Papa Francesco ha accolto i familiari e i volontari dell'Associazione "Padre Giuseppe Tedeschi," accompagnati dalle scuole e dalle comunità di Jelsi, Tufara e Gambatesa.
 
«Il Molise -  ha concluso Petraroia -  è fortemente motivato a consolidare i gemellaggi, sostenere scambi culturali e linguistici tra giovani, agevolare le iniziative imprenditoriali ed investire in progetti sulla storia dell'emigrazione e sulla memoria dei desaparacidos».

 

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