L'intervento del Presidente Iorio al Convegno di Riccione

Il Molise in questi anni ha avuto un'importante evoluzione positiva sia dal punto della crescita socio-economica del suo territorio, sia per la capacità di aprirsi all'innovazione del suo sistema culturale, formativo e istituzionale. Il Molise scontava, e in parte ancora sconta,  l'essere una piccola realtà demografica e l'essere una Regione del Sud. Due condizioni che ci hanno creato non pochi problemi, ma che ci hanno dato anche la spinta per non fermarci, per credere nelle nostre capacità e cercare di raccogliere le esperienze positive di territori più sviluppati per emularle, adeguandole, ovviamente, alle nostre peculiarità e necessità. L' esempio di questo percorso, iniziato alcuni anni fa, è l'uscita del Molise dal cosiddetto Obiettivo uno, quello delle aree sottosviluppate, per entrare a pieno titolo in quello competitività, Obiettivo due".
Lo ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio, intervenendo nel pomeriggio di sabato 20 febbraio a Riccione, al convegno dal titolo "Costruire il bene comune è possibile".
Presenti al dibattito, oltre al Presidente Iorio, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. In mattinata, invece, in una sessione specifica, erano intervenuti anche il Segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, e il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi.
Nella giornata di domenica,poi, si è avuto l'intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri  Silvio Berlusconi.
A proposito della sfida federalista, il Presidente Iorio ha evidenziato come "una vera politica di eguaglianza si attua con una serie di singole e distinte politiche indirizzate in modo particolareggiato alle diverse esigenze che emergono dai vari territori." "E' proprio quello che dobbiamo fare con il federalismo - ha precisato Iorio -  che, se vuole funzionare davvero e portare i frutti sperati, deve essere capace di leggere le esigenze di tutte le regioni e consentire a ciascuna realtà di attuare politiche mirate e consone alle proprie esigenze. In quest'ottica occorre un'adeguata capacità del Governo centrale e di quello delle varie Regioni di operare insieme in una logica di concretezza e incisività".
Commentando poi le affermazioni del Presidente Formigoni sul sistema sanitario lombardo e sulla necessità di valorizzare il ruolo della classe medica, il Presidente Iorio ha detto di condividere a pieno questa impostazione.
"Il medico, ma in generale tutti gli operatori sanitari, - ha detto il Presidente - vanno collocati al centro del sistema per dare le risposte che i cittadini vogliono. Occorre rivalutare il ruolo di questi professionisti che devono essere messi nelle condizioni di espletare al meglio il loro compito, esentandoli quanto più possibile da inutili incombenze burocratiche. In questo senso possiamo prendere ad esempio i sistemi sanitari di oltre oceano che testimoniano, con i loro ottimi risultati scientifici e medici, la bontà di questa tesi".
Per quanto riguarda il tema da più parti sollevato di una necessaria e urgente semplificazione della macchina burocratico-amministrativa delle regioni, il Presidente Iorio ha voluto illustrare l'esperienza molisana che ha visto, negli ultimi anni, l'Esecutivo regionale impegnato a ridurre del 30% il numero dei dirigenti regionali, a portare da quattro a una le ASL e a decrementare di quasi il 50% il numero dei consiglieri di amministrazione degli enti sub-regionali. A questo si aggiungono le varie leggi di riforma istituzionale ed organizzativa degli enti strumentali della Regione Molise.
"Leggi - ha concluso Iorio - finalizzate a modernizzare l'azione di questi enti per renderli capaci di essere attori protagonisti nella politica di sostegno all'economica e alla società molisana che come governo regionale con forza stiamo portando avanti".
                      

A cura dell'Ufficio Stampa
della Presidenza della Regione Molise

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