Arpc, la sentenza respinge le principali istanze avanzate da Giarrusso

Nulla è cambiato nella governance della Agenzia regionale di Protezione civile rispetto a quanto stabilito dal Governo regionale
Nulla è cambiato nella governance della Agenzia regionale di Protezione civile rispetto a quanto stabilito dal Governo regionale

Campobasso, 24 settembre 2014  -  In relazione ai comunicati stampa apparsi in queste ore e relativi alla nota vicenda dell'architetto Giuseppe Giarrusso, giusto rilevare, come da lettura del dispositivo della sentenza, che sono state respinte le domande principali formulate dall'arch. Giarrusso nel proprio ricorso.

In particolare, è stata respinta la sua richiesta di reintegrazione o di reimmissione al vertice della Agenzia regionale di Protezione civile e, parimenti, è stata respinta la domanda di risarcimento dei danni che l'arch. Giarrusso aveva, a suo dire, subito e che, sempre secondo il solo ricorrente, sarebbero ammontati a ben € 500.000,00.
Di conseguenza, nulla è cambiato nella governance della Agenzia regionale di Protezione civile rispetto a quanto stabilito dal Governo regionale.

Il Tribunale si è limitato a riconoscere all'arch. Giarrusso il diritto alle differenze economiche tra quanto percepito come dirigente della Regione Molise e quanto avrebbe percepito come direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile.

In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, tanto andava precisato in relazione ai contenuti obiettivamente parziali e incompleti dei comunicati stampa divulgati in queste ore dai legali dell'arch. Giarrusso, i cui toni trionfalistici risultano incomprensibili alla luce del risultato del giudizio.

 
 
 
 

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