Cda e consulenti, Frattura: ancora una volta la verità e le mistificazioni di comodo

Campobasso, 8 gennaio 2016  -  "L'eco data in queste ore alle delibere di giunta relative agli incarichi nelle società controllate e nelle agenzie della Regione Molise ci dà la possibilità, ancora una volta, di mostrare il valore dei risparmi che abbiamo praticato, tra riduzione degli incarichi e tagli ai compensi. Parliamo, come sempre, con i numeri e tutta questa nuova attenzione ci solletica proprio nel raffronto con il recente passato, dal quale, evidentemente, chi oggi grida allo scandalo deve aver avuto qualche 'convenienza'. Non a caso, all'epoca taceva.

Non si scandalizzava, per esempio, del fatto che per il consiglio di amministrazione di Molise Dati spa, società in house che cura e gestisce i servizi informatici dell'ente, la Regione spendeva nel 2012 la bellezza di 285 mila euro l'anno. Per gli stessi componenti del Cda, nominato dal precedente governo regionale, noi, non altri, abbiamo ridotto i compensi portando la spesa complessiva a 132 mila euro nel 2013 e a 88 mila nel 2014. Poi, per i membri del nuovo cda, individuato appunto lo scorso 30 dicembre dalla nostra Giunta, abbiamo fatto di più: il compenso complessivo è di 70 mila euro l'anno. In sostanza, per lo stesso organo di governo di Molise Dati spa la Regione è passata da 285 mila euro annui a 70 mila. Analogo discorso per il collegio dei revisori dei conti della società, passato da 85.680 euro annui ai nostri 31.500 euro. È 'spregevole' adesso o lo era prima?

Per il Nucleo di valutazione la Regione, sempre negli anni del silenzio di una certa stampa compiacente (e chissà perché), spendeva fino a 370 mila euro. Noi, oggi, prevediamo con l'avviso pubblico di selezione un direttore e due membri per un costo complessivo di 170 mila.
La vicenda della dottoressa Micaela Fanelli, così come strumentalizzata, è già oggetto di denuncia da parte della Regione e lasciamo correre la sterile polemica sui consulenti del presidente. Forse la memoria è corta. Cortissima nei riguardi dei vertici dell'Agenzia regionale di protezione civile: il compenso dell'allora direttore superava i 110 mila euro, oggi siamo a 80 mila con una riduzione di 30 mila euro.

Tanto ci basta per rigettare al mittente lo sdegno improvviso di qualche voce nota, assai nervosa da tempo, probabilmente proprio per via del fatto che noi abbiamo chiuso i rubinetti (risorse pubbliche), cui per anni e anni si è lautamente dissetata.
La politica del rigore non l'abbiamo promessa, l'abbiamo attuata. In questo senso contano persino le critiche costruttive di chi ci ha accusati, riconoscendoci certo il merito, di aver fatto solo questo finora: tagli e risparmi. Ne siamo fieri, il resto sono chiacchiere 'senza carta alla mano'. D'altra parte, ormai sappiamo tutti raccontate da chi".
Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.

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