Patto per il Molise, la firma di Renzi e Frattura

Campobasso, 26 luglio 2016 -L'intervento integrale che il presidentedella Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha tenuto nell'Aula Magnadell'Unimol a Campobasso in occasione della firma del Patto per il Molise conil presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, in visita istituzionalein Molise.
Signore e Signori, Autorità,Carissimi sindaci,
a tutti voi il saluto diquesto Governo, nazionale e regionale. Oggi, un evento al quale per tanti mesi,insieme, abbiamo lavorato. E dico insieme. Insieme istituzioni, insiemerappresentanze, datoriali e sindacali. Insieme per costruire il modello dellanostra regione al quale tutti ambiamo. È un modello sostenibile, un modello chenon si rifà al cosiddetto libro dei sogni, ma è un modello al quale abbiamolavorato coscienti di quanto insieme si possa realizzare.

In quest'aula, come ricordavail magnifico rettore, Papa Francesco a luglio di due anni fa e il Presidentedella Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso aprile, si sono offerti comeguide, delle guide per la costruzione di un sistema alla nostra portata.
Devo dire che oggi con te,presidente Renzi, con te Matteo, abbiamo la possibilità di suggellare unaccordo che significa per noi la costruzione, finalmente, di un Molise diversodal passato. Senza polemica alcuna, ci mancherebbe, ma un Molise che oggiaffronta la realtà dei tempi con orgoglio, avendo riconquistato credibilità eaffidabilità.
Certo, sono stati tre anni digoverno difficili. Ci siamo confrontati con tanti malcontenti. Ahimè, forse,non forse, sicuramente necessari. E oggi presentiamo una Regione finalmente coni conti in regola. Una Regione che non ha motivo di vergognarsi di nulla. Una Regioneche quotidianamente difende la propria identità.

La propria identità non comedifesa del campanile, ma come coscienza e consapevolezza della realtà nellaquale viviamo. Non saremo mai timorosi del confronto con gli alti.
La condivisione per noi ècostruzione. E costruzione non significa difesa, a tutti i costi, di unorticello. Condivisione significa confronto e costruzione per il bene. Siparte, come dice il rettore, dalla formazione, dalla scuola per arrivare all'università,così abbiamo effettivamente la possibilità di caratterizzare una società inlinea con i tempi.
Il rettore ha richiamato certole cose più difficili che dobbiamo affrontare. Parlare in questo momentostorico di una monorotaia significa mettere il dito nella piaga.
Per questo con risorse proprienoi ci siamo impegnati, al di là delle polemiche sciocche, quelle che provavanoa ridicolizzarci perché lanciavamo la velocizzazione del collegamentoferroviario da Campobasso Roma con un primo lotto, la cosiddetta metropolitanaleggera, ci siamo impegnati ad avviare l'ammodernamento del collegamentoferroviario. E oggi grazie al Patto parliamo per la prima volta dielettrificazione della nostra regione: 15 milioni per elettrificareRoccaravindola-Isernia. Significa il primo, vero, intervento dielettrificazione sulla rete ferrata per una regione che intende rivederetotalmente la propria mobilità.

Ma l'attenzione non si èconcentrata sulla lista della spesa, sarebbe stato miope: il Patto è qualcosache va oltre i 55 interventi previsti. Il Molise è qui ed è tanto altro, in lineacon un messaggio che è stato ed è per noi un tormentone (ma mai come in questoperiodo si è parlato di Molise) "il Molise esiste, il Molise non esiste, ilMolise resiste", il Molise è qui rappresentato da tanti amministratori che, conorgoglio, portano la propria fascia tricolore. Ed è questo orgoglio che ciporta a chiederti, presidente, un'attenzione particolare per alcuni temi. Primofra tutti, la conservazione della nostra Corte d'Appello per garantire unagiustizia uguale per tutti.

È un impegno per noisignificativo proprio perché tutto ciò che c'era da tagliare lo abbiamotagliato noi per primi. Abbiamo cancellato oltre il 30% delle spese difunzionamento della nostra Regione. Abbiamo fatto un lavoro straordinario inriferimento alla cancellazione delle partecipate. Avevamo una Regione che sidivertiva ad allevare polli, che si divertiva a produrre zucchero e non vadooltre.
Abbiamo avuto il coraggio,rischiando effettivamente il confronto con tante famiglie, abbiamo avuto ladeterminazione di chiuderle, quelle aziende, costruendo un percorso dirilancio. Perché la Regione, l'istituzione Regione, non fa impresa, non drogail mercato con le risorse pubbliche, ma promuove, semmai, il mercato a favoredell'impresa, a favore del lavoro, con l'appoggio dei sindacati.Noi l'abbiamo fatto e oggi, contro ogniprevisione negativa, siamo arrivati a rilanciare, per esempio, la filieraavicola. E ora sono qui ad "estorcerti" un impegno, al di là della battuta diqualche amministratore di minoranza: che tu possa essere con noi come sei statooggi a festeggiare i successi de La Molisana, e come faremo di qui ad un'orapresso la Unilever, all'inaugurazione della nuova azienda.
Sono, questi, i temi sui qualici permettiamo di confrontarci. E sono, questi, i temi sui quali continuiamo ilconfronto, anche quando il confronto si fa serrato.

Certo, sono stati tre annidifficilissimi che ci hanno visti intervenire sul servizio più sentito dallacittadinanza, la sanità. È inutile stare a parlare di che cosa abbiamo trovato:lo sapevamo tutti. Certo, parlare di riorganizzazione senza avere lapossibilità di coinvolgere le professionalità sanitarie significa parlare delnulla. E allora, finalmente, grazie al sacrificio dei molisani che, in manieradeterminata, non hanno, se non in sporadiche occasioni, reagito in manieraspropositata, siamo qui finalmente a chiarire che il 31.12.2016 il blocco delturnover che caratterizza la nostra sanità termina. Dal 1° gennaio 2017torneremo ad assumere. Grazie alla sensibilità di un Governo che, superando leindicazioni dei ragionieri, ha inteso dare fiducia a chi con responsabilità,pur dovendo assumere tante scelte difficili e impopolari, ha tenuto la barradritta. Un Governo di centrosinistra e una Maggioranza di centrosinistra che conla maggior parte dei sindaci sono andati avanti convinti che la qualità non sifa con i proclami, ma con la concretezza delle realizzazioni. E allora, certo,a nessuno appassiona l'ospedale sotto casa, siamo persuasi invece che tutti icittadini devono avere una rete di emergenza-urgenza in grado di salvare lavita quando ce n'è bisogno. Questo è il modello per il quale ci siamo battuti.Questo è il modello per il quale, mi auguro, a brevissimo, potremmo firmare conil Governo il patto per il piano di rientro.
Ma veniamo al Patto per ilMolise. Cercherò di essere velocissimo considerando di scontare il ritardomaturato in questa giornata.

Le infrastrutture,sicuramente, rivestono una parte importante. Ma non sono state l'obiettivoprimario. Se non promuoviamo la nostra regione, ma non la promuoviamo perchévogliamo andare da soli a promuoverla non so dove. Ci teniamo a promuoverla inun sistema, in un sistema che va oltre il recinto amministrativo delle regioni.Però se nessuno conosce il Molise sarà difficile parlare del Molise fuori dalMolise. La straordinaria esperienza vissuta ad Expo ci ha dato la possibilitàdi capire quanto, con poco, raccontando le nostre eccellenze, siamo in grado disuscitare quelle emozioni che si tramutano in straordinarie presenze. Leabbiamo censite e valutate. La settimana a Expo ha dimostrato cheeffettivamente non ci manca nulla, ma non abbiamo l'arroganza di dire facciamoda soli. No. Condividiamo il principio che è giusto fare insieme, perchésoltanto così si riesce a valorizzare meglio la specificità. Per cui ribadisco,non è oggi il tema all'ordine del giorno delle Macroregioni. Ma l'obiettivo dilavorare insieme per garantire qualità di servizi per i nostri cittadini civede fermamente convinti a lavorare per questo obiettivo.

Abbiamo cominciato a farlo conl'Abruzzo, mi auguro che presto si possa farlo con il Lazio, con l'Umbria e conla Toscana, dimostrando che con poco, nel rispetto dell'autonomia reciproca, masoprattutto ribadendo la propria identità, si possa fare meglio insieme.
Veniamo al Patto. Sono 727milioni. Innanzitutto lo strumento. Uno strumento che chiarisce, prima ancoradi cominciare, che cosa vogliamo fare, come lo vogliamo fare e dove lo vogliamofare. Sono 727 milioni di euro di risorse, parte già in spesa, - mi spiace cheil ministro Delrio sia dovuto andar via - e forse siamo l'unica regione ad avercentrato il 100% delle obbligazioni giuridicamente vincolanti al 30 giugno. 150milioni di euro, che significa 150 milioni di euro di cantieri, 150 milioni dilavori e, mi auguro potendoli verificare trimestre per trimestre, 150 milionidi opportunità lavorative in edilizia, il settore che purtroppo ha subito, piùdi ogni altro, gli effetti della crisi.
Ma non è soltanto infrastruttura.È la fragilità del nostro territorio che ci preoccupa. Abbiamo una infinità disituazioni franose che mettono a rischio tessuti urbani. Certo, la logicadell'intervento a pioggia non ci porta da nessuna parte, ma nemmeno ci porta danessuna parte la logica dell'intervento senza progetti esecutivi. Cominciareun'opera e trovarsi in cantieri non completati per mancanza di risorse, è ilmodo più sbagliato per affrontare le difficoltà.

E allora, innanzitutto, icompletamenti delle tante opere inconcluse, delle tante opere che finiscono nelboschetto, delle tante opere che finiscono nella pozza d'acqua, delle tanteopere che partono con un'idea e, per via delle perizie di variante prima ancoradi cominciare, assumono tutt'altro aspetto. È la logica che non ci appartiene.Quindi ben venga il Patto. Ben venga avere chiarito gli interventi con lostraordinario lavoro svolto da Claudio De Vincenti. Ben venga la puntualità conla quale assumiamo gli impegni temporali perché quelle opere siano realizzate.
Parliamo ancora di ambiente,parliamo di consolidamento dell'ambiente. Parliamo anche di raccoltadifferenziata, quando siamo partiti eravamo l'ultima regione con il 3% sul totaledi raccolta differenziata, la scommessa è di arrivare al 50% di raccoltadifferenziata alla fine del prossimo anno e anche questo aspetto trova risorseimportanti all'interno del Patto.
Cultura e turismo, gli altridue temi fondamentali, e l'Università che ha la possibilità di arricchire lasua offerta formativa. Una scuola che investe sempre più sull'alternanzascuola-lavoro. Una scuola che sempre più investe sulla formazione della domandache viene dal nostro territorio. Questo è un altro dei settori sui qualiintendiamo investire.

L'infrastruttura poi dellabanda larga, anche su questo aspetto eravamo l'ultima regione. Fondi del Psr,accordo con la presidenza del Consiglio: saremo al 31.12.2017, anche per questoaspetto, una regione che raggiungerà a 100 megabit il 50% dei residentimolisani e il 100% con la velocità 50 megabit. Ma realizzare le infrastruttureserve a ben poco. Investire sui contenuti da far correre sull'infrastruttureevidentemente è un modo diverso per capire che questa regione è al passo con itempi. Vanno bene le infrastrutture, ma soprattutto vanno bene gli investimentiper i contenuti con i quali arricchire l'infrastruttura.
C'è poi lo sviluppoeconomico-produttivo. Veniamo da anni drammatici. Ancora, una volta grazieall'allora sottosegretario dello Sviluppo economico, che ci ha seguito passodopo passo, considerando il disallineamento dei nostri indicatori rispetto alleprevisioni di legge, abbiamo ottenuto, grazie anche allo straordinario impegnodella nostra deputazione parlamentare, con in prima linea Danilo Leva, ilriconoscimento dell'area di crisi complessa. Il riconoscimento per noi non è ilpunto di arrivo, ma è il punto di partenza. Il punto di partenza per unaregione che con orgoglio deve dimostrare che sta ripartendo. E se i numeridella ripartenza sono, purtroppo, ancora troppo timidi non abbiamo nessuntimore di rilanciare l'ottimismo che, purtroppo, in questi anni è mancato. Mala ripresa si fa anche con le idee chiare.

La ripresa si fa anche con ilrispetto delle regole. La ripresa si fa anche con il rispetto della volontà edella determinazione degli investitori. E se ogni qual volta parliamo di unrilancio produttivo, se ogni qual volta parliamo di attrarre investimenti, seogni qual volta parliamo di opportunità di investimento, il comitato A, B o Crischia, con un banalissimo ricorso amministrativo, di mettere in discussionechi intende fare impresa, nel rispetto delle leggi e delle norme, e alloraanche su questo aspetto è arrivato il momento di fare chiarezza.
Ambiente è anche acqua.Sicuramente la nostra prima ricchezza. Volando oggi sul lago di Occhito abbiamoraccontato come e quanto tutta quella acqua sia nelle disponibilità dellavicina regione Puglia. E allora, è vero che l'acqua è un bene comune, è veroche sicuramente nessuno di noi pensa di gestire privatamente l'acqua. Però èanche vero che se fra le Regioni deve esserci uno spirito di solidarietà,questo spirito di solidarietà deve esserci sempre, sia nel dare che nelricevere. Con l'acqua questa Regione, da sempre, è stata generosa. Nonchiediamo nulla. Chiediamo solo misure compensative per fare investimenti, permigliorare la rete distributiva, per migliorare la rete depurativa, per renderemeno oneroso il costo dell'acqua per i cittadini di questa regione.
La scommessa: primi 70 milionida spendere entro il 31 dicembre 2017. Non abbiamo timore. Abbiamo dimostratoin questi anni come non solo la velocità della spesa ci appassioni, ma quantosoprattutto ci appassioni l'indicatore di valutazione della qualità. Quindialziamo l'asticella della scommessa e confrontiamoci e misuriamoci non solosulla quantità della spesa, ma soprattutto sulla qualità della stessa.

Chiudo. Abbiamo una promessadi finanziamento di 220 milioni di euro per l'Autostrada del Molise, un'operache - è giusto si sappia - secondo il piano finanziario dei promotori prevedevaun costo tariffario di circa 20 centesimi a chilometro per i mezzi leggeri.Considerando che il costo medio in Italia è di 0,07 euro, ogni chilometro diautostrada, della nostra autostrada, sarebbe costato ai cittadini ben tre volterispetto alle altre autostrade, nonostante le previsioni di un'utenzabassissima con un primo lotto che avrebbe creato sicuramente disservizi.
E allora, se abbiamo avuto laforza e la determinazione di accompagnare una rivisitazione di quellaprogrammazione in attesa che il Cipe si pronunci, abbiamo anche presentato unaproposta alternativa con l'Anas: 200 milioni che collegano un nuovo casello traSan Vittore e Vairano-Montelungo con la variante di Venafro, così da cominciareeffettivamente da un punto di partenza l'Autostrada. La A1 verso il mare conuna strada a doppia corsia in un senso e nell'altro senza tariffa. Questosarebbe già un ulteriore segnale rispetto a chi prova a delegittimare laqualità del lavoro che stiamo portando avanti.
Chiudo con uno slogan: IlMolise fuori dai luoghi comuni. Come dicevo prima, il Molise dell'acqua, i Molisedell'aria, il Molise della terra, il Molise del fuoco. Sono questi i quattroelementi che, caro presidente, caro Matteo, sono convinto stupiranno anche untoscano fiorentino non pisano. Convinto come sono che, ripeto, raccontare ilMolise all'interno del Paese Italia, sicuramente è ciò che vogliamo e chechiediamo al Governo sapendo che la logica del fai da te non è più compatibilecon la velocità e con i tempi che viviamo.

Grazie a te per la sensibilitàper la nostra regione. Grazie a te per il tempo che ci hai dedicato e,soprattutto, grazie al sorriso e a quest'ondata di ottimismo che ci hai portatoperché, purtroppo, troppo spesso ancora il pessimismo e l'ondata di guficontinua ad essere onnipresente.

Grazie ancora.

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