Richiesta di rettifica al servizio giornalistico

Tutti i documenti sono protocollati e disponibili presso i nostri Uffici regionali
Tutti i documenti sono protocollati e disponibili presso i nostri Uffici regionali

Campobasso, 7 giugno 2017   -   In merito al servizio televisivo Fondazione Giovanni Paolo II, Direttore sanitario privo di requisiti", firmato da Giovanni Minicozzi e trasmesso da Telemolise nel telegiornale dello scorso 6 giugno (edizione della notte) e nella rassegna stampa di questa mattina, mercoledì 7 giugno), il Servizio autorizzazione e accreditamento della Regione Molise precisa quanto segue in considerazione della ricostruzione assolutamente parziale e monca che della vicenda è stata resa ai cittadini molisani.

A seguito di precise, puntuali e documentate verifiche, da noi condotte, e di chiarimenti sempre da noi sollecitati, abbiamo accertato che per la Fondazione Giovanni Paolo II ricorrono i requisiti di cui al Manuale di disciplina dei requisiti dell'autorizzazione e dell'accreditamento istituzionale delle strutture, approvato con delibera di giunta regionale 1135/2008 della Regione Molise.

Per necessità di sintesi, riportiamo i fatti conclusivi che nel servizio di Telemolise sono stati omessi, ingenerando la suggestione, tanto perniciosa quanto infondata, che la Regione Molise accrediti strutture sanitarie prive del possesso dei requisiti: non è così.

La Direzione generale della Salute della Regione Molise e questo Servizio hanno ricevuto, con nota protocollata n.56466/2017 del 17 maggio scorso, puntuale riscontro dal presidente della Fondazione Giovanni Paolo II ai rilievi che la scrivente Struttura aveva formulato in merito al possesso da parte del dottor Mario Carmelo Zappia del titolo equivalente necessariamente richiesto dalla normativa vigente in materia per l'esercizio di direttore sanitario della stessa Fondazione.  Il 9 marzo 2017, sempre con nota scritta, ancora una volta avevamo fatto presente che non era condivisibile quanto affermato in merito al possesso dei requisiti del dottor Zappia e avevamo invitato la Fondazione Giovanni Paolo II "a regolarizzare la propria posizione provvedendo alla nomina del direttore sanitario che sia regolarmente in possesso dei requisiti richiesta dalla normativa vigente in materia".

A questa nostra comunicazione, il presidente della Fondazione Giovanni Paolo II, il dottor Maurizio Guizzardi, ha provveduto a dare riscontro, appunto lo scorso 17 maggio, riportando il quadro sinottico di referenziazione delle qualificazione pubbliche nazionali ai livelli del Quadro europeo  delle qualificazioni per l'apprendimento permanente come da Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 20 dicembre 2012. Tale Accordo è stato espressamente recepito con decreto interministeriale del 13.2.2013 dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

Abbiamo preso atto che ai sensi del Quadro europeo delle qualificazioni per l'apprendimento permanente, ricadono nel EQF 8, al pari, il Dottorato di ricerca e il Diploma di specializzazione.

Per il caso specifico del dottor Zappia il servizio di igiene è equipollente a quello di "programmazione e organizzazione dei servizi sanitari", come da Tabelle di cui al DM 20 gennaio 1998. Ai sensi della normativa nazionale e europea vigente il titolo di diploma di master di secondo livello (e anche il dottorato di ricerca), come quelli conseguiti dal dottor Zappia, sono pari al diploma di specializzazione.

Tale conclusione arriva, lo ripetiamo, a seguito della verifica che questo Servizio autorizzazione e accreditamento della Direzione generale per la Salute della Regione ha avviato il 28 novembre 2016 circa il mantenimento da parte della Fondazione Giovanni Paolo II dei requisiti per l'accreditamento istituzionale.

Il 12 dicembre 2016 con nota del Direttore generale per la salute abbiamo diffidato la Struttura sanitaria a provvedere entro e non oltre il 14 dicembre alla regolarizzazione di quanto da noi osservato e di procedere alla nomina di un direttore sanitario in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente e applicabile in materia.

Come da nostra diffida, la Fondazione Giovanni Paolo II inviava, entro i termini indicati, (cosa omessa nel servizio di Telemolise) una nota di riscontro nella quale faceva notare che la legge regionale 18/2008 disponeva "l'accertamento di situazioni di non conformità ai requisiti di accreditamento o la perdita degli stessi, comporta la diffida nei confronti del soggetto accreditato a provvedere alla regolarizzazione o a presentare eventuali giustificazioni o controdeduzioni entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla data della nostra nota (12 dicembre).

Trascorso l'arco temporale dei 60 giorni, la Direzione generale per la salute della Regione Molise ha sollecitato in data 15 febbraio, con nota prot. 18113/2017, la Fondazione al riscontro delle richieste esplicitate, vale a dire la nomina del direttore sanitario in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente e i contratti di lavoro del personale dipendente (dirigente e non). Abbiamo, in seguito, ancora replicato di non trovare condivisibili le comunicazioni fornite e invitato nuovamente a regolarizzare la situazione.

La Fondazione Giovanni Paolo II ha dimostrato, come su ricostruito e documentato, di essere in possesso degli elementi che la legge in vigore ritiene indispensabili per l'accreditamento.

Tutti i documenti sono protocollati e disponibili presso i nostri Uffici regionali "anche senza intense ricerche durate settimane" e dimostrano il rispetto di tutta la normativa vigente in materia.

 
 
 
 

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