San Giuliano di Puglia, 15 anni dal sisma. Frattura: ricordare, un dovere e un valore

Frattura: "San Giuliano ci ha insegnato a tutelare la vita di bambini"
Frattura: "San Giuliano ci ha insegnato a tutelare la vita di bambini"

Campobasso, 31 ottobre 2017   -   Di seguito l'intervento del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, in occasione del quindicesimo anniversario di San Giuliano di Puglia, condiviso questa mattina in consiglio regionale durante la seduta istituzionale dedicata al Giorno della Memoria.

La Giornata della Memoria non è solo un pensiero che torna puntuale di anno in anno. La Giornata della Memoria è il dovere della consapevolezza: nel nostro Molise, come, purtroppo, in tanta altra parte di Italia, l'abbiamo maturata con un terremoto luttuoso che dal 2002 ha diviso il tempo in un prima e in un dopo. Un prima e un dopo segnati dall'angoscia dell'impossibilità di tornare indietro e dalla necessità di cambiare le cose per evitare nuovi disastri.

La Giornata della Memoria è la promessa che stringiamo con il futuro perché tutti i "mai più" detti, scanditi, ripetuti da voci autorevoli e voci comuni non siano moniti, rimproveri o speranze, ma fatti reali che nessuno può e deve mettere mai in discussione. È la promessa con il futuro che, come noi, in questi anni hanno stretto tante altre popolazioni italiane colpite dalla devastazione del sisma: con noi oggi in quest'Aula dalla provincia di Macerata il sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli. Sentiamo il suo abbraccio che contraccambiamo con un abbraccio altrettanto forte al coraggio che la sua terra ferita e i suoi concittadini stanno dimostrando rialzando ogni giorno un po' di più. Caro Franco, grazie per essere qui con noi in questo quindicesimo anniversario: la tua presenza è la prova di quella solidarietà di cui l'Italia è sempre capace e che tanto dà anche in termini di calore ed emozioni. È il nostro patrimonio più bello.

La Giornata della Memoria per noi è il terremoto di San Giuliano di Puglia, è il sisma che ha reso macerie la vita quotidiana nei comuni lì attorno. È il crollo di una scuola e l'inaccettabile morte di 27 bambini e della loro maestra.

La Giornata della Memoria è il valore di ogni storia attraversata dalla sofferenza, dal dolore e anche dall'ingiustizia: a nessuno è consentito manipolarla nel suo alto significato. Oggi la difesa di tutte le Giornate della Memoria assume i contorni dell'urgenza. Perché l'arretratezza e la barbarie, che abbiamo colto e condannato nel gesto grottesco di uomini che hanno perso il senso del limite, non sono pericoli lontani da ogni celebrazione legata al dolore e al suo opposto negato e spezzato, la vita. Nell'offesa al sorriso di Anna Frank c'è l'offesa al sorriso dei bambini di San Giuliano, c'è l'offesa a tutte le sofferenze che nascono dalle ingiustizie. Un terremoto non è l'azione spietata e persecutoria di una follia criminale, ma è lo smascheramento di forzature edilizie e di violenze sull'ambiente e sul territorio.

San Giuliano ci ha insegnato a tutelare la vita di bambini e adulti nei luoghi pubblici di aggregazione. San Giuliano ci ha portati a pretendere, come genitori, edifici sicuri per ogni studente e ogni insegnante, e a impegnarci, come legislatori e amministratori, per assicurarli a tutti.

I punti oscuri in un lavoro di sicuro non semplice, l'adeguamento sismico delle strutture scolastiche della nostra regione, condotto sempre con grande impegno soprattutto dai nostri sindaci, restano ancora tanti, ma non possiamo immaginare che qualcuno li abbia sottovalutati o li sottovaluti.

È un'opera preziosa, il contributo offerto da tutti quelli che vogliono capire in che condizioni siano le aule nelle quali ogni mattina lasciamo fiduciosi i nostri bambini e i nostri ragazzi, per questo io dico: facciamolo insieme. Continuiamo come abbiamo fatto finora.

In questi anni, anche grazie agli interventi messi in campo dal governo regionale che ci ha preceduti, abbiamo tagliato il nastro di tante nuove scuole, più sicure dal punto di vista della staticità sismica. Abbiamo lavorato per aggregare gli alunni di comuni vicini perché nella scuola sicura tornasse anche il chiasso e il calore della vita piena. È un lavoro avviato e che sta andando avanti: non ne vanifichiamo la portata. Ce lo chiede il sorriso felice che ancora ricordiamo di chi da quindici anni non è più con noi.

Come ogni anno, ogni 31 ottobre, anche oggi rivediamo a scuola a San Giuliano di Puglia l'impegno e la bellezza della maestra Carmela Ciniglio e di Umberto, Domenico, Costanza, Lorenzo, Luca, Morena, Valentina, Raffaele, Paolo, Antonella, Luigi, Maria Celeste, Sergio, Maria, Michela, Valentina, Martina, Giovanna, Maria, Antonio, Luigi, Gianni, Antonio, Gianmaria, Luca, Melissa e Giovanna.

 
 
 
 
 
 
 
 

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