Pil e occupazione, Frattura: l'Istat ancora una volta certifica la crescita

Campobasso, 21 dicembre 2017   -  "Segnali di ripresa certi per l'economia del nostro Molise: ancora una volta li rileva, registra e autentica l'Istat. Abbiamo dati che ci portano in vetta alla classifica nazionale, in particolare per quanto riguarda la forbice dell'incremento dell'occupazione. Molto importante è anche il Pil per abitanti, soprattutto nel confronto con le altre regioni del Mezzogiorno". Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, commenta l'ultimo report sui conti territoriali redatto dall'Istituto di statistica per l'anno 2016.

In Molise il prodotto interno lordo per abitante si avvicina ai 20 mila euro (19,7), la media del Mezzogiorno si attesta a quota 18 mila. Quanto alla variazione di Pil rilevata dall'Istat nel 2016 rispetto all'anno precedente, sempre tra le realtà meridionali spicca la performance positiva del Molise con un secondo posto (+2,8 per cento), alle spalle della sola Campania (3,2).

"Dati che evidentemente seguono - spiega il presidente della Regione -, il trend positivo dell'occupazione. È nel nostro Molise che si registra il maggiore incremento d'Italia, +4,4 per cento, in un anno. A livello nazionale la media è dell'1,3 per cento. Siamo i primi per variazione di crescita con un netto avvicinamento agli standard passati".

Per Frattura "la nuova indagine Istat, in linea con le precedenti dell'Istituto e con quelle prodotte da altri autorevoli Osservatori, mette in luce e dà forza al cambio di marcia da tempo avviato, frutto delle politiche nazionali e regionali mirate a rilanciare la nostra economia a cominciare dall'incremento dei livelli occupazionali. È la risposta che dovevamo ai tantissimi sacrifici chiesti ai nostri cittadini".

"La nostra realtà si rafforza con il segno più: senza cedere a facili trionfalismi, ne siamo soddisfatti. È il motivo principale per il quale cinque anni fa abbiamo chiesto e ottenuto la fiducia dei molisani, a dispetto delle solite voci locali che, incuranti dell'autorevolezza dei Centri Studi che riportano tali dati, sono già pronte ad arrampicarsi sugli specchi", conclude il presidente della Regione.

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