San Martino in Pensilis, Toma alla Giornata del sollievo

Campobasso, 27 maggio 2018 - «Qualche giorno fa, nell'ambito della Conferenza delle Regioni, ho avuto il privilegio di assistere ad un recall sul Premio Gerbera d'oro che nel 2011 è stato assegnato all'Hospice Madre Teresa di Calcutta di Larino. Lì ho avuto modo di conoscere da vicino, grazie anche alle informazioni che mi sono state date dal suo direttore, il dottor Mariano Flocco, quello che viene fatto giorno e notte nella struttura di Larino».
Lo ha detto il presidente della Regione Molise, Donato Toma, intervenendo alla  XVII Giornata nazionale del sollievo che si celebra oggi in tutta Italia e che nel Molise ha avuto come location la Sala consiliare del Comune di San Martino in Pensilis.
«Confesso che per me è stata una conoscenza emozionante - ha evidenziato Toma -  che mi ha toccato profondamente. Molto è stato fatto, e per onestà intellettuale devo dire anche da chi mi ha preceduto, ma molto resta ancora da fare. Il dottor Flocco e i suoi collaboratori alleviano il dolore fisico, per non parlare di quello psicologico che sicuramente è più difficile da combattere».


«A noi amministratori pubblici  - ha fatto notare il governatore - spetta invece il compito di alleviare il dolore che io chiamo burocratico. Ci sono questioni, come nel caso dell'Hospice di Larino, che vanno affrontate e risolte, ad iniziare dal diritto del paziente di essere assistito dallo stesso personale. Quando si crea un rapporto così profondo tra assistiti e assistenti, rapporto che proprio per gli  aspetti psicologici diventa una componente essenziale ai fini della cura, è nostro dovere fare di tutto, magari facendo ricorso ad una legislazione particolare, affinché quel rapporto non venga spezzato».


«Ho assegnato una delega ad un assessore - ha concluso Toma - che attiene alla semplificazione amministrativa. In relazione a ciò, abbiamo già le idee chiare, dobbiamo solo creare dei percorsi privilegiati per coloro che, come dice una massima indiana, misurano il tempo contando gli attimi, non gli anni.  La burocrazia degli anni, come nel caso dell'Hospice di Larino, non serve. Serve la burocrazia della velocità: questo è l'impegno che posso assumere per ora, questo è l'impegno che porterò avanti con tutte le mie forze».

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