Gestione rischio sismico, Toma: «La 'macchina' ha funzionato, premiato il gioco di squadra»

Toma: «Abbiamo messo su una squadra che ha dimostrato di essere all'altezza della situazione»
Toma: «Abbiamo messo su una squadra che ha dimostrato di essere all'altezza della situazione»

Campobasso, 17 agosto 2018 - «I disagi per la popolazione indubbiamente ci sono stati, ma devo dire che la macchina dell'emergenza ha risposto in maniera egregia e sono state poste in essere tutte le misure necessarie a gestire il rischio sismico. Del resto, la situazione di emergenza si prepara in tempo di normalità. Siamo riusciti, nei primi cento giorni di governo regionale, a mettere in piedi una squadra che, al suo esordio, si è dimostrata all'altezza della situazione. Mi corre l'obbligo di ringraziare tutta la Struttura regionale, l'architetto Giarrusso, l'ingegnere Pillarella, l'architetto Pitassi, gli uomini e le donne del Servizio regionale di Protezione civile, così come le associazioni di volontariato che si sono dimostrate essenziali per le operazioni che fin qui abbiamo portato a termine. Un particolare ringraziamento alla Prefettura di Campobasso, al Corpo dei Vigili del Fuoco, all'Arma dei Carabinieri e a tutte le Forze dell'Ordine per il prezioso contributo che hanno offerto e continuano ad offrire».

Questa la valutazione del presidente della Regione Molise, Donato Toma, che descrive nel dettaglio le fasi immediatamente successive all'evento sismico registrato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in provincia di Campobasso, alle ore 20.19 del 16 agosto,  con magnitudo ML 5.2

«La Sala operativa del Servizio regionale di Protezione civile - spiega il presidente - si è messa subito in contatto con i sindaci e le strutture locali del Sistema integrato di  Protezione civile. Dalle prime verifiche, l'evento, con epicentro localizzato tra i comuni di Montecilfone, Guglionesi e Palata in provincia di Campobasso, nettamente avvertito dalla popolazione, non ha prodotto danni a persone. Proseguono, invece, le operazioni di valutazione dei danni al patrimonio abitativo pubblico e privato, come pure il monitoraggio del viadotto del Liscione, che è stato chiuso, al momento, a scopo precauzionale».

«I sindaci dei comuni prossimi all'epicentro - prosegue il governatore - sono stati sollecitati a porre in atto le misure volte alla gestione del rischio sismico, con particolare riferimento alla necessaria assistenza alla popolazione, a procedere prontamente con le verifiche di agibilità e a provvedere all'attivazione dei Centri Operativi Comunali (COC). La loro risposta, mi preme sottolinearlo, è stata encomiabile. Il Servizio regionale di Protezione civile, attraverso la Colonna mobile, ha provveduto alla consegna di tende e brandine per fornire assistenza alla popolazione».

«Certo - conclude Toma - la zona interessata era segnalata per rischio idrogeologico, ma non per quello sismico. Quello che è accaduto negli ultimi due giorni, secondo quanto riferito dagli esperti, ci porta a riconsiderare in quell'area la soglia di pericolosità sismica».

 
 
 
 
 
 
 
 

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