Arte, la burocrazia secondo Fernando Izzi

Da sinistra nella foto: l'asssessore Cotugno, il maestro Izzi e il presidente Toma
Da sinistra nella foto: l'asssessore Cotugno, il maestro Izzi e il presidente Toma

Campobasso, 17 ottobre 2018 - Si è ispirato al mito di Sisifo, Fernando Izzi, artista poliedrico a tutto tondo di Torella del Sannio, per la sua ultima opera, una scultura in ferro forgiato dal titolo "La Burocrazia".


Il maestro ne ha fatto dono alla Regione Molise e ha voluto lui stesso consegnarla al presidente Toma nel corso di un incontro che ha avuto luogo presso l'Ufficio di Presidenza di Palazzo Vitale e che ha visto anche la presenza dell'assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Cotugno.
«In questa mia scultura - spiega l'artista -  mi sono ispirato a Sisifo per la sua forza d'animo e per la sua perseveranza. Come Sisifo, condannato a trasportare per l'eternità un enorme masso sulla china di un monte, l'uomo che ho riprodotto in questa mia opera spinge con rabbia e tenacia una sfera che rappresenta il "sistema".  Quando arriva all'apice del suo sforzo e ha quasi raggiunto la meta, si contrappone alla sua azione una forza ancora più grande, la burocrazia, simboleggiata da una penna che sembra essere più forte, addirittura, anche del volere divino che, nel mito greco, si oppone alla fatica di Sisifo, facendo ogni volta rotolare il masso a valle».


«Qualche mese fa - dice il presidente Toma - in occasione di un convegno a Pietracupa sulla tortura, ebbi modo di fare un paragone abbastanza singolare, nel senso che definii la burocrazia come una delle moderne "torture" alla quale è sottoposto quotidianamente il cittadino. Un paragone, forse azzardato, ma che colpì l'interesse di Fernando Izzi, con il quale ebbi modo di intrattenermi ad approfondire il tema».


«Conoscevo l'arte di Izzi - aggiunge Toma - le cui opere sono presenti in diversi Paesi del mondo e danno lustro al Molise. Mi era nota anche la sua originalità, che spesso si spinge verso interpretazioni estreme. Ma mai avrei potuto immaginare che quella discussione, del tutto accademica e casuale, potesse indirizzare il suo estro a dar vita, attraverso una similitudine con la mitologia greca, a una scultura pregevole sul piano della bellezza artistica e pregnante nel messaggio che reca in sé».
«Ringrazio l'amico Fernando - conclude Toma - per il prezioso dono che ha voluto fare alla Regione Molise. Un'opera d'arte che rappresenta un monito e chiama noi amministratori pubblici a fare in modo che il cittadino sia messo nelle condizioni di non trovare ostacoli che ritardano o, peggio ancora, respingono le sue legittime aspettative».

 
 
 
 
 
 
 
 

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