Strutture di ricovero, i risultati di una ricerca sull'umanizzazione

Campobasso, 21dicembre 2018 - L'umanizzazione è un aspetto importante della sanità moderna,tanto da rappresentare un indicatore attendibile per misurarne il grado diefficienza.
La definizionericorrente, elaborata dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali(Agenas), individua l'umanizzazione come la "capacità di rendere i luoghi dicura e le pratiche medico-assistenziali aperti, sicuri e senza dolore,conciliando politiche di accoglienza, informazione e comfort con percorsiassistenziali il più possibile condivisi e partecipati con il cittadino".


La Regione Molise,attraverso la Direzione generale per la Salute, il coordinamento scientificodel direttore Lolita Galloe lacollaborazione diAgenas eCittadinanzAttiva, ha promosso il Progetto di ricerca "La valutazionepartecipata del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero", il cuiscopo principale è stato quello di misurare analiticamente quanto fosse"umanizzato" il sistema ospedaliero molisano. Una sperimentazione che hacoinvolto direttamente cittadini, operatori della sanità regionale, comunitàlocali. Nello specifico, sono state costituite équipe miste composte daoperatori sanitari e cittadini volontari che hanno misurato "sul campo" ilgrado d'umanizzazione attraverso strumenti validati da Agenas. Tramite unachecklist, infatti, le Strutture ospedaliere pubbliche e private regionali (ilCardarelli di Campobasso, il Veneziale di Isernia ed il San Timoteo di Termoli,l'IRCCS Neuromed, la Fondazione Giovanni Paolo II, le Cliniche di Villa Maria,Villa Ester e GEA Medica) sono state valutate anche grazie alla dinamicacollaborazione delle Associazioni di volontariato Avas, Avo, Avis, ArmidaBarrelli, CittadinanzAttiva e Iris.


Leattività e risultati di questo progetto sperimentale sono stati resi noti nelcorso di un workshop divulgativo, organizzato da CittadinanzAttiva Molise epatrocinato da Regione Molise e Agenas,che ha avuto luogo ieri a Campobasso, presso l'Hotel San Giorgio.
«IlProgetto di valutazione partecipata del grado di umanizzazione delle strutturedi ricovero - afferma il presidente Toma - ci offre un ulteriore elemento dianalisi della situazione sanitaria regionale. Siamo partiti dalla considerazioneche esista una forte relazione tra luoghi di cura, pratichemedico-assistenziali e pareri degli assistiti».


«Stiamolavorando - prosegue - sin dal nostro insediamento, per porre ilcittadino-paziente al centro del Sistema sanitario regionale. Migliorarel'assistenza anche da questo punto di vista, infatti, produce ricadutesicuramente positive che possono ottimizzarele prestazioni sanitarie».
«Grazieai risultati che sono stati presentati nel corso del seminario di ieri e aglispunti interessanti venuti fuori dal confronto - rimarca Toma -possiamo ora immaginare di lavorare meglioper l'organizzazione del sistema, tenendo in considerazione anche i rilieviposti dai cittadini».
«Indefinitiva - chiosa il governatore - questo progetto rappresenta un piccolo maimportante esempio di come istituzioni, strutture, associazioni e cittadinipossano interagire, perseguendo un obiettivo comune:migliorare i servizi sanitari, ponendo la persona al centro del sistema».


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