Iresmo, l'Istituto apre al territorio

Da sinistra nella foto: Rescigno, Toma e Pardini
Da sinistra nella foto: Rescigno, Toma e Pardini

Campobasso, 2 febbraio 2019 - Premio per la divulgazione della ricerca storica "Giorgio Palmieri" e Borsa di studio per attività di ricerca sui partiti politici nel Molise del secondo Dopoguerra: i due bandi dell'Istituto regionale per gli studi storici del Molise "Vincenzo Cuoco" sono stati illustrati questa mattina a Palazzo Vitale nel corso di una conferenza stampa. 

Sono intervenuti il presidente della Regione Molise, Donato Toma, il presidente dell'Iresmo, Nella Rescigno, e il presidente del Comitato scientifico dell'Istituto, Giuseppe Pardini. 

Si tratta di due iniziative inedite, messe in campo per la prima volta dall'Iresmo, che aprono la progettazione e l'azione dell'Istituto al coinvolgimento di attori nodali nello sviluppo culturale del territorio, quali l'Università e la Scuola, ma anche la società civile, sostenendo così un lavoro di rete che è fondamentale per l'efficacia delle politiche culturali.

Per la prima volta, con il Premio Palmieri si coinvolgono, oltre agli studiosi che abbiano pubblicato saggi e articoli sulla storia del Molise e sui suoi protagonisti, direttamente le scuole regionali, in particolare gli studenti degli Istituti secondari di II grado della regione, iscritti al quarto e quinto anno del ciclo di studi, i quali potranno partecipare con ricerche, anche in formato multimediale, e progetti digitali ai temi indicati dal bando. 

Di grande significato è anche la scelta di intitolare il Premio ad una figura di studioso di grande rilievo come Giorgio Palmieri, che ha contribuito in modo significativo alla conoscenza della storia culturale molisana e dei suoi protagonisti. 

Attraverso il Bando per la borsa di ricerca sui partiti politici nel Molise del secondo dopoguerra, la Regione Molise e l'Istituto hanno inteso contribuire, con un sostegno economico significativo per questo ambito, alla formazione e qualificazione delle nuove generazioni e all'avanzamento degli studi in un ambito storico, quello del secondo Novecento in Molise, ancora poco approfondito. 

Nel corso della conferenza stampa, è stata sottolineata l'importanza  di fare cultura all'interno di una nuova concezione ampia ed inclusiva che comprenda segmenti che vanno da quello umanistico, a quello artistico, scientifico, tecnologico ed economico,  e come tale azione non significhi solo produrre interventi finalizzati all'ampliamento delle conoscenze settoriali, ma anche promuovere la diffusione massima di tali conoscenze nella società civile. 

Il presidente Toma si è detto fermamente convinto del fatto che la crescita culturale significhi non solo crescita sociale, ma anche crescita economica, opportunità di sviluppo di un territorio come il Molise, ed è per questo motivo che la Regione sta investendo molto in cultura, attraverso le attività dell'Assessorato, quelle della Fondazione "Molise Cultura" e dell'Istituto regionale studi storici del Molise "Vincenzo Cuoco".

Riguardo all'Iresmo, Toma ha ricordato che la divulgazione scientifica, in generale, e quella storica, in particolare, stanno acquisendo sempre maggiore importanza nella programmazione culturale nazionale ed europea e che cresce, peraltro, il sostegno economico a favore di progetti che favoriscano la divulgazione anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e delle nuove forme di comunicazione. 

Il governatore ha fatto presente come la Regione Molise sostenga tale impostazione, agendo attraverso diversi canali che permettano a bambini, giovani ed adulti di ampliare i propri orizzonti di conoscenza e scoperta, sviluppando, in particolare nelle nuove generazioni, quelle capacità critiche che li accompagnino a scegliere consapevolmente i passi del futuro.

 
 
 
 
 
 
 
 

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