Installazione fonti rinnovabili, verso la certezza normativa

Dopo l'emanazione delle Linee guida per la realizzazione degli impianti, spetta alla Regione intervenire sulla materia. Le proposte dell'Assessore Muccilli

Pale eoliche. "Paesaggio" del Terzo Millennio anche in Molise
Pale eoliche. "Paesaggio" del Terzo Millennio anche in Molise

"Creare sul tema eolico e su quello più ampio delle fonti rinnovabili una cornice di certezza giuridica e normativa, capace di tutelare le popolazioni e le comunità residenti ma che, nel contempo, non tarpi pregiudizialmente le ali alle iniziative imprenditoriali che si affacciano nel settore".
 
Così l'Assessore regionale all'Ambiente, Salvatore Muccilli che, prendendo spunto dalla recente emanazione, da parte del Governo nazionale, delle Linee guida per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili e del relativo Decreto di attuazione, afferma: "E' giunto il momento per una disamina più complessiva sulla tematica".

Va detto che il Decreto, per molti versi innovativo, demanda alla Regione la piena titolarità sulla materia. Nelle Disposizioni generali del provvedimento è stabilito come il Governo regionale possa  porre limitazioni e divieti in atti di tipo programmatorio o pianificatorio alla costruzione di impianti alimentati a fonti rinnovabili.

"Il che significa - chiarisce Muccilli - come non sia possibile negare l'autorizzazione in base ad un esame discrezionale del singolo caso, ma come invece si possa, e in alcuni casi sono convinto si debba, negare le autorizzazioni nel quadro di un generale atto di programmazione del territorio.
 
Solleciterò, quindi, l'adozione in tempi brevi, e dopo aver ascoltato le comunità locali e tutti gli attori coinvolti, di un documento di indirizzo generale, e mi batterò affinché sia evidente come in zone ad elevato pregio storico, culturale, archeologico o paesaggistico, la Regione non consentirà mai  l'installazione di impianti di produzione di energia".

 
 
Muccilli: "No alla installazione di impianti nelle zone di particolare pregio storico, culturale, archeologico o paesaggistico"
Muccilli: "No alla installazione di impianti nelle zone di particolare pregio storico, culturale, archeologico o paesaggistico"

Un altro punto focale del Decreto riguarda gli impianti offshore che, di fatto, vengono sottratti alla gestione della Regione o degli altri Enti territoriali locali. Vengono poi resi predeterminabili e conoscibili i ristori economici che gli imprenditori devono riversare alle comunità in cui gli impianti vengono installati.
 
Inoltre, tali risorse non potranno essere utilizzate per ripianare deficit o per la spesa corrente, ma andranno destinati a finalità ambientali e di potenziamento energetico. L'iter autorizzatorio e la definizione delle misure compensative, infine, non sono lasciati al singolo Comune, ma definite mediante Conferenza di servizio fra tutte le Amministrazioni interessate.

"E' un modo efficace - precisa l'Assessore - per sfrondare zone d'ombra che pure si sono venute a create in questi anni. Ritengo positivo il principio che non possa essere il singolo Comune a stabilire, a sua discrezione, quanto ricavare dall'installazione di un impianto energetico e come utilizzare di queste risorse. Penso che su questi punti anche in Molise si possa avviare, e mi attiverò al più presto in tal senso, un'ampia, articolata e coinvolgente discussione sul tema".
 
"Ma anche in questo caso - ribadisce - voglio che sia chiaro il metodo di lavoro. Bisognerà discutere nell'ambito del contesto normativo oggi delineatosi, nel pieno rispetto degli interessi della collettività e portando avanti argomentazioni improntate alla razionalità e alla trasparenza. Non sono disponibile ad affrontare un dibattito così importante per lo sviluppo di questa regione sull'onda di operazioni demagogiche o strumentali ad altri fini".

"Si tratta comunque di un percorso faticoso - conclude l'Assessore - di cui oggi abbiamo visto delinearsi i primi elementi di contesto e di certezza normativa. Saremo tutti impegnati a far sì che le energie rinnovabili possano dare il massimo del beneficio produttivo, possano garantire il massimo dei benefici ambientali al territorio e possano soprattutto rappresentare una reale e concreta prospettiva di sviluppo per il Molise". 

 

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