Trasporti, col Treno Fast collegamenti più rapidi con Roma

Nuova corsa dal primo settembre con fermate solo ad Isernia e Venafro. Ed intanto Velardi ha interessato Trenitalia per dare risposta alle esigenze di Bojano e dei paesi della fascia matesina

Minuetto tutto molisano. Roma sarà raggiungibile in due ore e cinquanta  minuti e si eviterà la fermata a Cassino
Minuetto tutto molisano. Roma sarà raggiungibile in due ore e cinquanta minuti e si eviterà la fermata a Cassino

L'Assessore regionale ai Trasporti, Luigi Velardi, si è attivato nei giorni scorsi con i vertici nazionali di Trenitalia sulla questione della fermata alla stazione di Bojano del Treno Fast per Roma. Sul problema si è già registrata una prima disponibilità che è subordinata, però, al nuovo orario di dicembre per motivi riconducibili alla organizzazione interna di Trenitalia.
Velardi ha dato un segnale immediato di attenzione al Sindaco di Bojano, Antonio Silvestri, all'Assessore regionale Salvatore Muccilli e al Consigliere regionale Massimo Romano, i quali avevano rappresentato l'esigenza di Bojano e dell'intero comprensorio matesino di poter disporre della fermata del nuovo collegamento istituito da Trenitalia a partire del 1° settembre prossimo.
 
Il Fast rappresenta un potenziamento dei collegamenti con Roma. Attualmente vengono impiegati cinque treni, che impiegano più di tre ore per raggiungere Roma. Due treni coprono la fascia della mattina; due quella del primo pomeriggio e l'altro quella serale. I ritorni sono calibrati sulle partenze.
"La necessità di chiedere a Trenitalia un nuovo treno - dice l'Assessore Velardi - è nata non tanto per potenziare una disponibilità di corse già ampia, ma per soddisfare,invece, due altre esigenze da tempo rappresentate dall'utenza e dalle associazioni dei consumatori: quella, cioè, di disporre di un treno solo molisano, che non effettui fermate a Cassino, in modo da garantire i posti a sedere, e l'altra di ridurre i tempi di percorrenza attraverso la soppressione di alcune fermate intermedie. Per questo si è parlato di Treno Fast, cioè di un treno in grado di collegare più velocemente il capoluogo di regione con la capitale".

"Non è stato facile ottenere da Trenitalia - continua Velardi - l'istituzione di una nuova corsa e, soprattutto, acquisire una traccia oraria riservata esclusivamente al Molise. Alla fine di una lunga trattativa, si è conseguito il risultato con questo nuovo treno che parte a Campobasso alle 7,20 ed arriva a Roma alle 10,10, per poi ripartire alle 18,42. Le sole fermate previste sono alle stazioni di Isernia e Venafro, al fine di economizzare il tempo necessario per rendere più veloce il collegamento. Il problema di non togliere agli utenti delle stazioni intermedie fra Campobasso e Isernia la possibilità di usufruire di questo treno è stato risolto con i treni R8061 in andata e R2331 in ritorno Campobasso - Isernia, che danno la possibilità agli utenti di raggiungere la stazione di Isernia in coincidenza col passaggio del Treno Fast per e da Roma.
 
In questo modo, si è cercato di conservare inalterata la caratteristica della nuova corsa, fondata sul risparmio di tempo nel collegamento fra il capoluogo di regione e la capitale, e nello stesso tempo consentire  ai viaggiatori dell'area matesina di usufruire della coincidenza a Isernia".

"Da una prima interlocuzione con i vertici di Trenitalia - conclude Velardi - è emersa la disponibilità a riesaminare la questione nel  nuovo orario di dicembre. E' evidente che il problema non interessa solo l'utenza di Bojano, perché rimane in piedi la necessità dell'utenza di tutta la provincia di Campobasso di poter conservare la caratteristica di treno veloce.
 
A breve, verrà attivato un tavolo di concertazione con Trenitalia, le altre Amministrazioni locali interessate e le associazioni dei consumatori, alla quale parteciperà il Comune di Bojano, per esaminare insieme, in maniera più ampia e dai vari punti di vista, la questione. Certo, se si dovessero ripristinare tutte le fermate soppresse il treno perderebbe le motivazioni, le caratteristiche e le ragioni della sua istituzione. In ogni caso, il tavolo di concertazione è sovrano e, per quanto mi riguarda, mi atterrò alle decisioni che verranno assunte in maniera collegiale".

 

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