Sviluppo corridoio adriatico: intesa Marche, Abruzzo, Molise, Puglia. Toma: il futuro è nell'integrazione fra territori

Campobasso, 24 ottobre 2020 - Un protocollo d'intesa per definire una comune strategia di sviluppo, da sottoporre al Governo nazionale, sulle tematiche connesse al potenziamento della dorsale adriatica centromeridionale è stato sottoscritto questa mattina a Pescara, presso la Sala dei Marmi del Palazzo del Governo della Provincia, dalle Regioni Marche, Abruzzo, Molise. Ci sarà anche la Regione Puglia, il cui presidente Emiliano era oggi assente per improrogabili e urgenti motivi legati all'emergenza Covid-19.
Presenti alla riunione tecnica e alla successiva conferenza stampa i presidenti Acquaroli, Marsilio e Toma.
L'obiettivo è quello di cogliere l'opportunità della revisione del Regolamento (UE) n.1315/2013, nella convinzione che le Reti di trasporto transeuropee (TEN-T) hanno lo scopo non solo di garantire l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti nazionali, ma costituiscono anche un importante elemento di crescita economica e occupazionale dei territori interessati.
L'intesa è finalizzata a far sì che l'intera dorsale adriatica, con particolare riferimento al tratto Ancona-Bari, rientri nelle TEN-T,  completando, così, la Rete centrale con un vero e proprio "anello mancante", sia ferroviario che stradale. Ciò al fine di potenziare la competitività dell'Europa e, in particolare, della Regione 
Adriatico-Ionica, anche nell'ottica di un rafforzamento dei collegamenti marittimi con l'Area balcanica.
Particolare attenzione, inoltre, viene posta alla realizzazione delle Aree logistiche integrate e all'avvio operativo delle Zone Economiche Speciali (ZES),  in modo tale da estendere e qualificare, nell'Italia centromeridionale, non solo le connessioni infrastrutturali interregionali, ma anche quelle tra Distretti più prossimi per scambi di materie prime, semilavorati e prodotti finiti.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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