Roma, gettate le basi per una strategia comune delle risorse idriche meridionali

Promosso dal Presidente Michele Iorio, si è tenuto oggi a Roma, presso la Sede istituzionale della Regione Molise, un incontro con gli Assessori e i responsabili dei bacini idrici dell'Abruzzo, Basilicata, Lazio, Molise, Calabria, Campania e Puglia.
L'incontro, che è stato organizzato con la dottoressa Vera Corbelli, Segretario generale dell'Autorità di Bacino dell'Appennino Meridionale, mira alla creazione di una strategia di governo delle risorse idriche del bacino meridionale per usi potabile, irriguo, industriale, idroelettrico, garantendo il buon funzionamento degli ecosistemi.
 
Il tutto ponendo in essere una politica sostenibile interregionale e regionale delle risorse idriche con le altre politiche territoriali afferenti il sistema naturale/ambientale, il sistema agricolo, il sistema acquacoltura-molluschicoltura-pesca costiera, il sistema industriale e il sistema turistico. Tra le finalità vi è anche quella di dare attuazione al trasferimento di risorse idriche che dovrà fondarsi sull'etica ambientale, sociale ed economica e dovrà essere inquadrato nel Piano di Gestione Acque del Distretto dell'Appennino Meridionale basandosi sulla:

  • sostenibilità idrologica e idrogeologica;
  • sostenibilità ambientale;
  • sostenibilità sociale;
  • sostenibilità economica. 

 
Dopo una lunga discussione sulla tematica, i partecipanti hanno quindi messo a punto un Documento, che è stato recepito dalle sette Regioni, e che verrà firmato nei prossimi giorni dai vari Presidenti. Il Documento è finalizzato all'attuazione di una strategia sulla politica sostenibile della risorsa idrica afferente il territorio dell'Appennino Meridionale.
"Questa iniziativa - ha sottolineato il Presidente Iorio - non è solo una forma di federalismo solidale, ma è anche un primo elemento significativo per l'attuazione di una «strategia» comune finalizzata alla razionalizzazione dell'uso di un bene tanto limitato e prezioso come l'acqua".

Nella Bozza di documento licenziata dal Tavolo istituzionale viene enunciata la volontà delle sette regioni di:
 - pianificare l'utilizzo della risorsa idrica esistente e dei trasferimenti al fine di assicurare il superamento del deficit di approvvigionamento;
 - costruire uno strumento tecnico informatizzato comune per la conoscenza:

  1. della circolazione idrica sotterranea, delle funzioni degli invasi, delle portate superficiali disponibili in relazione agli andamenti stagionali e ciclici ed in relazione agli usi attuali e futuri;
  2. dei flussi finanziari dei servizi idrici, irrigui ed industriali, della copertura dei costi e delle previsioni di spesa nel breve, medio e lungo termine;

 - analizzare e valutare, non solo gli aspetti economici, ma, attraverso una metodologia multicriteriale, le alternative di pianificazione;
 - fornire un indirizzo programmatorio per sopperire al deficit idrico;
 - addivenire ad un unico Accordo di Programma per la regolamentazione dei trasferimenti idrici al fine di avere un  dispositivo istituzionale di grande forza innovatrice che pone a base della politica "idrica" dell'Italia meridionale la concertazione e l'unitarietà tra le sette Regioni;
 - avvalersi del supporto tecnico istituzionale del Distretto Idrografico dell'Appennino Meridionale, considerato, tra l'altro, l'impegno assunto tra l'Autorità di Bacino dei fiumi Liri Garigliano e Volturno e le Regioni in sede di redazione ed adozione del Piano di gestione Acque.

 

A cura dell'Ufficio Stampa
della Presidenza della Regione Molise

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