Bari, primo step per la nascita della Macroregione Adriatico-Ionica

Anche il Presidente Iorio alla Tavola rotonda di questa mattina presso la Fiera del Levante

Bari, Fiera del Levante. Un momento della Tavola rotonda
Bari, Fiera del Levante. Un momento della Tavola rotonda

Un nuovo modello di integrazione europea per le realtà regionali affacciate sul versante adriatico-ionico: la Macroregione Adriatico-Ionica è stata al centro di una giornata di approfondimento a Bari, nella cornice della Fiera del Levante, promossa dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e dal Ministero degli Affari Esteri.
 
Vi hanno preso parte il Sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, il Presidente del Comitato delle Regioni dell'Unione Europea, Mercedes Bresso, i Presidenti e gli Assessori delle dieci Regioni italiane confinanti con i bacini dell'Adriatico e dello Ionio.
La Macroregione Adriatico-Ionica è un nuovo modello di collaborazione e di integrazione tra Europa e i paesi dei Balcani Occidentali, promosso da Italia, Grecia e Slovenia e cui le regioni dell'Iniziativa Adriatico Ionica hanno dato un convinto sostengo con l'obiettivo di realizzarla entro il 2014. Con l'incontro di oggi si sono gettate le basi per un suo consolidamento.

"Sicuramente l'idea della creazione di una Macroregione Adriatico-Ionica è da noi sostenuta e vista con positività", ha detto il Preidente Iorio nel suo intervento. "Lo dico - ha aggiunto - da Presidente di una regione del Mezzogiorno, ma anche da Vice Presidente dell'Euroregione Adriatica. Quest'ultima nacque anni fa, proprio in Molise, con l'intento di dar vita ad iniziative comuni per i territori del bacino adriatico al fine di creare uno sviluppo che si autofortificasse con le ricchezze culturali, economiche e sociali presenti in questo mare. L'idea di una Macroregione Adriatico-Ionica si pone su questa scia e non può che vederci convinti compagni di viaggio".

Iorio ha posto l'accento sulla opportunità che tanto l'iniziativa della nuova Macroregione quanto quella dell'Euroregione Adriatica debbano essere viste come un'occasione per attuare obiettivi strategici funzionali ad una crescita e ad uno sviluppo dell'intero Mediterraneo. Obiettivi che debbono necessariamente appartenere alla programmazione ufficiale della Unione Europea. Quest'ultima, a detta del Presidente della Regione Molise, non può e non deve continuare a progettare e realizzare programmi economici e infrastrutturali che investano risorse ed energie solo nel Nord e nel Centro del Continente.

"E' ora che il Sud d'Europa e quindi il bacino Mediterraneo con la costituenda Macroregione e con l'operante Euroregione Adriatica - ha fatto presente Iorio - siano con forza nella programmazione pluriennale e strategica dell'Unione. In quest'ottica il Mezzogiorno d'Italia può e deve svolgere un ruolo fondamentale, sia per la sua presenza baricentrica nel Mare Nostrum, ma anche per la sua vocazione economica, turistica, culturale e ambientale perfettamente in linea con la cromatura socio-economica dell'intero Meditteraneo".

 

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