Battaglia del Macerone, finalmente esce dall'oblio

Una foto storica del Generale Cialdini con il suo Stato maggiore
Una foto storica del Generale Cialdini con il suo Stato maggiore

Oggi, con l'inaugurazione di un Cippo commemorativo sul Valico del Macerone, l'organizzazione di un convegno sulla battaglia che nei pressi di questa località ebbe luogo il 20 ottobre del 1860 e la  presentazione del libro Ritorno alle origini - Molise 1860, di Francesco De Feo, la Regione Molise, sotto l'impulso del Presidente Iorio e in occasione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, ha reso per così dire giustizia ad un evento che la storia ufficiale ha dimenticato troppo in fretta soprattutto a causa di una insufficiente documentazione.
 
In effetti, la Battaglia del Macerone, vinta dalla forze unitarie, fu decisiva per la compromissione delle sorti militari del Regno delle Due Sicilie le cui truppe - che fino allora  avevano fronteggiato i garibaldini attestati sulla linea del Volturno - furono prese così alle spalle. Ed è proprio per queste sue determinanti ripercussioni strategiche, che ad essa andrebbe data maggiore rilevanza.

Alla Battaglia del Macerone è legato anche il nome di Francesco De Feo, patriota molisano di Mirabello Sannitico, che aveva già partecipato alla Battaglia di Curtatone, dove rimase ferito e nel cui stesso evento  perse la vita Leopoldo Pilla. Sul Macerone, De Feo, alla guida della Legione Sannitica, si batté con eroismo a fianco dei piemontesi del generale Cialdini.

"Un Eroe del nostro Risorgimento - scrive Iorio nella presentazione del libro - che credeva fortemente nei valori e negli ideali di una patria unica e indivisibile da difendere strenuamente per consegnarla, in tutta la sua organicità e compattezza, alle future generazioni."

E' stata proprio la valenza storica del testo che ha indotto la Regione a sostenere questa iniziativa editoriale che si inquadra nel panorama più vasto delle pubblicazioni di carattere culturale promosse o edite direttamente dall'Ente nella convinzione che le Istituzioni devono concorrere alla studio, alla conoscenza ed alla ricostruzione del passato per meglio capire il presente.

 
 

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