Europarlamento, maggiore tutela al congedo di maternità e paternità

Mamme e papà. Verso la parità dei congedi
Mamme e papà. Verso la parità dei congedi

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato la modifica alla Direttiva UE in materia di congedo minimo di maternità e la proposta di congedo paternità.
L'Europarlamento ha allungato il periodo di congedo della maternità fino a venti settimane con uno stipendio al cento per cento, e di queste venti, sei devono essere obbligatoriamente dopo il parto. La situazione economica, in questo caso potrebbe migliorare, visto che ad oggi le lavoratrici partorienti percepiscono uno stipendio ridotto all'ottanta per cento.

Festeggiano anche i papà ai quali la proposta di Strasburgo "regala" un congedo di paternità.
"Si tratta - afferma la Lembo - di una legge orientata ad un cambio di prospettiva rispetto alla nascita di un bambino, responsabilizzando i padri così come la madri. Infatti, il congedo per i neopapà fa riferimento ad un periodo di due settimane a stipendio pieno, da prendere dopo il parto della moglie o partner o durante il periodo del congedo di maternità solo, però, se le neomamme tornano al lavoro o in altri casi particolari".

E' una bellissima vittoria - prosegue la Consigliera di parità - per tutte le famiglie; con il congedo di paternità si inizia un importante cammino per l'eliminazione della discriminazione contro gli uomini e, soprattutto, si bilancia il peso delle responsabilità che deve essere di entrambi i genitori. 
 
La maternità non deve essere vista come un problema per il sistema nazionale di sicurezza sociale ma come un investimento; la famiglie non possono essere penalizzate per il fatto che abbiano dei figli; quest'ultimi sono una ricchezza per la società, in quanto aiutano a contrastare il calo dei tassi di nascita e l'invecchiamento della popolazione."

 

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