Convegno romano: regionalismo, federalismo e sviluppo del Sud possono convivere

Ha riscosso un grosso successo in termini sia di partecipazione e di interesse istituzionale, politico e mediatico, il Convegno organizzato dalla Presidenza della Regione Molise, in collaborazione con SVIMEZ, INVITALIA e Fondazione Banco di Napoli, e con il Patrocinio della Camera dei Deputati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tenutosi oggi a Roma, nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini, dal titolo "Per il Sud qualcosa di nuovo: Regionalismo e Federalismo possono essere una risposta?".

Sono intervenuti, come previsto, i Presidenti delle Regioni del Mezzogiorno, il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, e il Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale Raffaele Fitto. Hanno relazionato anche il Presidente di SVIMEZ, Adriano Giannola e Domenico Arcuri, Amministratore delegato INVITALIA.

"Siamo soddisfatti - ha detto il Presidente della Regione Molise Michele Iorio, che ha fortemente voluto questo evento - per essere riusciti a creare un prestigioso luogo di incontro e confronto istituzionale, politico, culturale e scientifico, in cui poter affrontare temi importanti come il regionalismo, la sfida della concretizzazione del Federalismo e quindi dello sviluppo del Sud Italia".

"Sicuramente il regionalismo - ha evidenziato nella sua introduzione Iorio -, che ha fondamenta storiche molto "antiche" che risalgono in parte ad alcune idee risorgimentali, per essere poi fortificate e ampliate nel pensiero sturziano e trovare quindi concretezza nella stesura della Carta Costituzionale (ricevendo poi una modifica parziale del Titolo V alla fine degli anni novanta e agli inizi del duemila), può svolgere un ruolo importante e strategico nella buona applicazione del federalismo. Certo, occorre che il regionalismo trovi una sua stabilizzazione normativa ed istituzionale con il chiarimento di alcuni dubbi interpretativi, che hanno portato a non pochi conflitti presso la Corte Costituzionale, circa le attribuzioni delle Regioni rispetto a quelle dello Stato, o con la creazione del Senato delle Regioni. Ad ogni modo è evidente che un governo forte, autonomo e responsabile delle regioni può dare forza ad un federalismo che deve tendere alla graduale eliminazione delle disuguaglianze tra nord e sud Italia, non mancando di creare, nell'immediato, occasioni da cui far scaturire nuovo sviluppo per l'intero Mezzogiorno".

"Credo anche - ha concluso il Presidente Iorio - che una stabile collaborazione tra le Regioni, e principalmente quelle del Sud, sulla gestione e sulla fornitura di alcuni servizi ai cittadini (penso ad esempio alla sanità, ma anche ai trasporti e ad ogni altra forma di organizzazione di iniziative di respiro interregionale), possa essere un utilissimo strumento di coordinamento, cooperazione, programmazione e realizzazione per dare nuove offerte ai cittadini e creare riduzioni di costi. Sono già attive iniziative di federazioni tra Regioni, il Molise ne è protagonista, ad esempio nell'istruzione universitaria o nel ciclo di gestione delle acque (dove abbiamo realizzato, insieme ad altre 7 regioni del Sud, il Piano di gestione delle acque del distretto idrografico dell'Appennino Meridionale). Esperienze positive che possono essere ripetute con successo anche in altre realtà".

Quest'ultima riflessione fatta dal Presidente Iorio, su forme di federazione tra Regioni per la gestione associata di servizi, ha trovato condivisione sia da parte dei vari Presidenti di Regione che dal Ministro Fitto, che ha apprezzato la possibilità di dar vita, in alcuni casi, a programmazioni regionali che si parlino tra loro per rendere concretizzabili progetti che possano connettere e interessare più territori.

 

A cura dell'Ufficio Stampa
della Presidenza della Regione Molise

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