Vivaio Forestale Regionale "Selva del Campo" Campochiaro (CB)

Vivaio Forestale Regionale "Le Marinelle"
Vivaio Forestale Regionale "Le Marinelle"

Il vivaio è ubicato a m. 512 s.l.m. e si estende su una superficie totale  di ettari 14 circa di cui ettari 2,5 destinati a vivaio vero e proprio. In esso si produce la maggior parte del postime forestale impiegato per i rimboschimenti realizzati dalla regione Molise tramite l'ARSIAM, da Enti pubblici e da privati, nonché piante ad uso ornamentale assegnate alle scuole, ai comuni, alle associazioni che operano in campo ambientale e culturale.
Le piantine che vi si allevano, sia a radice nuda che in contenitore, sono idonee per l'impiego e la diffusione su territori ricadenti nella fascia fitoclimatica del castagno, caratterizzati da altitudini variabili da 400-500 m fino a 900-1000 m s.l.m.. 

 
 
Vivaio Forestale Regionale "Le Marinelle"
Ingesso del vivaio "Le Marinelle"

In questo vivaio, inoltre,  si coltivano e si allestiscono le piante destinate a soddisfare le finalità della legge del 29.01.92 n. 113 (un albero per ogni bambino nato e residente) assegnandole a tutti i comuni della Regione.
La produzione annua ammonta a circa 300.000 piantine, ripartite in 50 specie  fra conifere (cipressi, pini, thuje, cedri) e latifoglie (querce, castagno, aceri, frassini, tiglio, olmi, carpini).

 

Centro regionale per la ricerca e la produzione delle piante tartufigene

Nella struttura vivaistica  "Selva del Campo" è stato realizzato il Centro Regionale per la ricerca e la produzione delle piante tartufigene.
 
Il Molise è una delle più importanti regioni d'Italia per la produzioni di tartufo, infatti, i boschi molisani sono ricchissimi di questi funghi, in particolar modo di tartufi bianchi (Tuber magnatum Pico) e di tartufi neri estivi (Tuber aestivum Vitt.); tuttavia negli ultimi tempi le tartufaie naturali si stanno esaurendo e, di conseguenza, le produzioni di tartufo sono sempre più scarse. I motivi vanno ricercati in fattori intimamente connessi con lo sviluppo del tartufo stesso, soprattutto nell'abbattimento delle piante simbionti.

Un'altra causa della scomparsa della tartufaia è dovuta alla raccolta indiscriminata senza periodi di rotazione, a cui si aggiunge il comportamento vandalico di alcuni ricercatori che effettuano la lavorazione andante del terreno.

Il centro di ricerca e sperimentazione per la produzione di piantine tartufigene si pone in questo contesto con un ruolo importante per il futuro di questa risorsa importantissima dellla Regione.  Il principale obiettivo del centro è quello di favorire lo sviluppo della tartuficoltura nell'intera regione, ma anche migliorare la produttività delle tartufaie naturali ed essere, inoltre, un importante punto di riferimento per la tartuficoltura di tutto il Centro-Sud Italia.

Attualmente nel centro si lavora  con semi di piante autoctone delle specie Q. pubescens, Q. cerris, Q. ilexe Corylus avellanamicorriza-te con spore di Tuber aestivumVitt. provenienti da tartufi raccolti sempre in loco.
Oltre alla produzione di piante micorrizate con lo "scorzone", ci si propone di svolgere attività di sperimen-tazione con la messa a dimora di tartufaie sperimentali in diverse zone della regione con piantine micorrizate con varie specie di tartufi, tra cui: Tuber melanosporum, Tu-ber magnatum, Tuber borchiie Tuber mesentericum.

Il centro di ricerca è localizzato presso il vivaio regionale "Selva del Campo" di Campochiaro (CB) ed è provvisto di ufficio, laboratorio, sala inoculi, sala riunioni e serra automatizzata.

 
 
 
 
 

Informazioni e Contatti

Vivaio Forestale "Selva del Campo"
Campochiaro (CB)
Tel. 0874/775063 - Cell. 334/6053375

Centro regionale per la ricerca e la produzione delle piante tartufigene
c/o Vivaio forestale "Selva de campo"
Campochiaro (CB)
Tel. 0874.775063


 
 
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