Emergenza profughi, vertice a Palazzo Chigi

Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha partecipato ieri a Palazzo Chigi a Roma ad un incontro con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, con i Ministri dell'Interno, Roberto Maroni, delle Regioni, Raffaele Fitto e della Salute, Ferruccio Fazio, per discutere dell'Accordo di solidarietą sull'emergenza profughi.

Presenti anche gli altri Presidenti delle Regioni e i rappresentanti dell'UPI e dell'ANCI.
Dall'incontro č emerso che sono in tutto 22 mila le persone sbarcate in Italia nelle ultime settimane. Di questi, 20 mila avrebbero lo status di "clandestini" (in grandissima parte tunisini), mentre 2 mila, al momento, in quanto provenienti dalle zone di guerra, sarebbero da ritenersi "rifugiati" o "profughi". All'interno di questi numeri, tra i 400 e i 500 sarebbero i minori non accompagnati.


Fino ad oggi 18 mila risultano ospitati in Centri di accoglienza per l'identificazione, Centri che sono per la prevalenza stazionati nel Mezzogiorno. I rimanenti 4 mila sono in attesa di sistemazione.

«Come Regioni - ha detto il Presidente Iorio - condividiamo la necessitą della definizione di un Piano per la sistemazione dei profughi, che attualmente sono  2 mila ma che potrebbero, come evidenziato da alcune analisi approfondite fatte dal Governo, arrivare a 50 mila nelle prossime settimane. Per questi, evidentemente, va immaginato un soggiorno prolungato per giungere ad una graduale integrazione definitiva con la popolazione locale. Su questo punto le Regioni hanno dato la disponibilitą a fare la propria parte coinvolgendo gli Enti locali, le Protezioni civili regionali e gli altri organismi operanti sul territorio».
«Per quanto riguarda, invece, i "clandestini", - ha continuato Iorio - la competenza e il coordinamento sono espressamente dello Stato centrale e, quindi, del Ministero dell'Interno. I Centri di accoglienza e identificazione debbono, infatti, essere opportunamente realizzati, chiusi e controllati dalle Forze dell'Ordine. Questi Centri vanno dislocati nelle varie regioni del Paese, anche in quelle che al momento non ne ospitano».


«Con riferimento al Molise - ha chiarito il Presidente - ci siamo impegnati a definire un percorso per i "profughi" che potranno arrivare ad un totale numerico di 300 o 400 unitą. Per i "clandestini" siamo in attesa delle decisioni del Governo nazionale»


Iorio ha infine evidenziato che tutti gli oneri per la gestione dell'emergenza profughi saranno interamente a carico del Governo centrale.

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