Giorno della memoria per le vittime del terrorismo

L'On. Aldo Moro. Ucciso dalle Brigate Rosse, fu ritrovato a Roma, in Via Caetani, il 9 maggio 1978, all'interno di una Renault 4
L'On. Aldo Moro. Ucciso dalle Brigate Rosse, fu ritrovato a Roma, in Via Caetani, il 9 maggio 1978, all'interno di una Renault 4

Si celebra oggi il "Giorno della memoria" per ricordare le vittime del terrorismo, nazionale ed internazionale, e delle stragi di tale matrice. La giornata è stata istituita con la Legge n. 56 del 4 maggio 2007, simbolicamente nella ricorrenza dell' assassinio dell'On. le Aldo Moro.

Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha rivolto ai molisani il seguente messaggio:

«Il sistema democratico e liberale che fa perno sulla Repubblica e sulla sua Costituzione, costruito con l'apporto di molteplici forze dopo la Seconda guerra mondiale, ha subìto negli anni diversi attacchi di efferata violenza che hanno portato alla morte e al ferimento di rappresentanti delle Istituzioni, di magistrati, di uomini e donne delle Forze dell'Ordine, di militari, di esponenti della cultura, di giornalisti, ma anche di imprenditori ed operai.
 
Attacchi drammatici consumatisi in stragi messe in atto da frange terroristiche di estrema sinistra e di estrema destra, che tentavano di colpire lo Stato democratico al cuore, di destabilizzarlo, di umiliarlo e piegarlo a logiche totalitarie, anarchiche e, comunque, antidemocratiche. Una guerra, quella dei "signori del terrore", riconosciutisi in modo stabile e organizzato nel brigatismo "rosso", che però è stata fronteggiata e vinta con coraggio e determinazione dallo Stato che è restato compatto e dalla società civile che non si è spaccata.
 
Ma come tutte le guerre, quella dei brigatisti, purtroppo, ha portato con sé una scia di sangue e di disperazione. Sono tanti i nomi di coloro i quali hanno pagato il loro tributo alla difesa dell'Italia democratica. Tra questi sicuramente il nostro corregionale Giulio Rivera, agente di PS, che perse la propria vita nel difendere l'Onorevole Aldo Moro nel vile agguato che gli tesero le "Brigate Rosse" per rapirlo e quindi ucciderlo barbaramente.

E' significativo che si sia scelto proprio il giorno dell'uccisione di Aldo Moro per testimoniare il ricordo dell'Italia e degli italiani di tutte le vittime del terrorismo. Mi auguro che il Mondo della scuola e della cultura in generale, approfitti di questa giornata per avere memoria di quegli avvenimenti, per rileggere la storia del dopoguerra, per non dimenticare i nomi di coloro i quali, non facendosi intimorire da minacce e prevaricazioni, fecero il proprio dovere  e divennero, con il loro sacrificio, senza volerlo, veri e propri "eroi" della democrazia e della libertà.
 
Eroi che abbiamo conosciuto anche nel terzo millennio quando alcuni nostri soldati impegnati in teatri di guerra per assicurare democrazia, giustizia e libertà, sono stati barbaramente trucidati con attacchi vili e feroci, da gruppi di guerriglia con finalità volutamente terroristiche. E ancora una volta la memoria va al soldato Alessandro Di Lisio di Campobasso, che ha perso la vita in Afghanistan mentre in nome e per conto degli ideali fondanti la Repubblica Italiana cercava di dare il proprio contributo a quelle popolazioni perché finalmente si aprisse per loro un periodo di pace e di rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo.

Sia dunque quello di oggi un'occasione per riflettere sul passato e per "vivere degnamente - come diceva Aldo Moro - il tempo che ci è stato dato con le sue difficoltà", senza rinunciare a costruire un futuro migliore» 

 

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