Festa della Repubblica, il messaggio del Presidente Picciano

Il Presidente Picciano
Il Presidente Picciano

Il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, ricorda, nell'intervento che segue, la ricorrenza del 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana, riabilitata come "festività nazionale" dal 2001.

«Il 2 giugno rappresenta per noi italiani una data di fondamentale importanza, in cui sono state gettate le basi della democrazia e si è contribuito notevolmente a rafforzare l'idea stessa di Nazione. Quella che ci accingiamo a ricordare è una giornata suggestiva e significativa, in cui vengono esaltati gli ideali di libertà e di  partecipazione. Col referendum istituzionale del 1946, infatti, la maggioranza degli italiani sceglieva la Repubblica e poneva fine ad un periodo particolarmente complesso della sua storia. In quel gesto confluivano le attese e le speranze di gran parte della popolazione che desiderava dar vita ad un nuovo percorso, a iniziare dal quale bisognava far ripartire il Paese in un clima di libertà, solidarietà ed unità.

Ma il 2 giugno rappresenta anche il momento che veniva a rendere più lineare, consono e attuale il processo democratico, ancora incompleto, con il conferimento del diritto di votare alle donne dato per la prima volta. Oggi siamo chiamati non solo a conservare gli effetti dell'evento storico, ma anche a creare un più vasto orizzonte di attese e speranze attorno alle quali ritrovarsi uniti nell'identità di italiani, ancorati alla nostra Repubblica.
 
 
Quella che in questo giorno viene ricordata è la nostra festa e tutti insieme abbiamo il dovere di celebrare i valori e gli ideali di cui è intrisa, non dimenticando il duro impegno e i grandi sacrifici di coloro che ne hanno garantito l'affermazione.

Il mio augurio è che ciascuno riesca a ritrovare quell'unità e quella speranza, tanto desiderate e inseguite,  facendole diventare ricordo indelebile e  stimolo capace di vivificare la nostra vita civile e la nostra democrazia. Penso che mai, come in questa fase, il nostro Paese abbia ancora un bisogno forte di stringersi attorno a momenti simbolici capaci di ricollegarlo alle proprie radici e far sì che certi ideali non cadano nell'oblio, ma restino patrimonio comune della Nazione.
Agli Italiani di oggi e di domani si chiede di tenere ben presente il proprio senso civico e di non smarrire quelle coordinate comuni in grado di identificarsi, ma anche di proiettarsi e proiettarci  nel futuro. Buona Festa della Repubblica a tutti».

 

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