CALRE Pescara, rinnovare le Istituzioni
- Picciano: «Finalmente l'Europa è più vicina e partecipata»
Di ritorno dal workshop CALRE - il Coordinamento della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni europee - tenutosi a Pescara il 22 e il 23 luglio, il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, esprime soddisfazione per l'andamento dei lavori stessi: «L'effettiva partecipazione delle Regioni e dei livelli amministrativi più bassi al processo di decision making dell'Unione Europea - nota Picciano - è la via maestra per rinnovare le Istituzioni e rendere più rapide ed efficaci le risposte amministrative».
Se il Federalismo è un'opportunità per gli Enti locali, «l'Europa ci impone maggiore responsabilità finanziaria per essere autosufficienti e perciò più competitivi». «La credibilità delle Istituzioni e della politica in generale - continua il Presidente - passa per la nostra volontà e per la capacità di cooperazione di fare sistema».
La sinergia tra attori regionali e sovranazionali, dunque, è la chiave di volta per uscire dal tempo dei campanilismi e guardare con serenità al domani.
Per Picciano «l'Europa delle Regioni non deve essere solo uno slogan, ma un obiettivo». «In qualità di Presidente dell'Aiccre - dice - ho toccato con mano l'efficacia di un coordinamento interistituzionale, per avvicinare i cittadini ai soggetti e ai luoghi in cui si decide. In tal senso, il protocollo d'intesa sottoscritto a Pescara è la conferma che le Regioni giocheranno un ruolo centrale nelle strategie future dell'Unione europea. E il Molise non resterà a guardare. Abbiamo esperienze e capacità per interloquire sui temi fondamentali e prioritari dell'agenda internazionale».
Sviluppo, diritti, immigrazione, welfare e governance: «Materie in cui la sovranità nazionale si intreccia alla strategia degli Stati membri. Fino ad oggi questo è stato un limite, una debolezza». «Da qui, con un reale decentramento - conclude Picciano - si possono trovare soluzioni condivise e funzionali per una politica concreta, finalmente determinata dal basso».
