Aiuti di stato dichiarati illegittimi, Vitagliano: «Non riguardano i provvedimenti di risarcimento danni e di ripresa produttiva adottati dalla Regione Molise»

L'Assessore Vitagliano. Ha inteso chiarire i temini della questione
L'Assessore Vitagliano. Ha inteso chiarire i temini della questione

La Segreteria dell'Assessore  alla Programmazione, Bilancio e Finanze della Regione Molise, Gianfranco Vitagliano, in relazione agli aiuti di Stato dichiarati illegittimi dalla recente Sentenza della Quinta Sezione della Corte di Giustizia europea, attraverso un comunicato stampa precisa quanto segue:

«Arrivano in questi giorni, a mezzo stampa ed internet, notizie, illazioni, sospetti su presunti aiuti (regionali) a favore di imprese che hanno realizzato investimenti nei Comuni (anche del Molise) colpiti da eventi calamitosi nel 2002, dichiarati dalla Quinta Sezione della Corte di Giustizia europea, con la Sentenza del 14 luglio 2011 (C-303/09), illegittimi e per i quali è stato disposto un recupero integrale.

La Regione Molise intende precisare con chiarezza assoluta che si tratta di procedimenti e decisioni che nulla hanno a che vedere con la propria attività intrapresa sui danni da catastrofi naturali e da ripresa produttiva in Molise. Tali attività - precisa l'Assessore alla Programmazione Gianfranco Vitagliano - hanno ottenuto legittimamente e dopo importanti trattative, lo status di Aiuti di Stato (N 174/A/2004, N 64/2004, N 171/2006, N 176/2006) nonché numerose comunicazioni di esenzione che hanno consentito di realizzare con il conforto degli strumenti previsti dalla Commissione Europea, tutti gli interventi di origine regionale in materia di indennizzi ad attività produttive e di ripresa produttiva.

La Sentenza della Corte di Giustizia, rappresentata come un evento particolarmente nuovo, in realtà è un ordine definitivo inflitto alla Repubblica Italiana di recupero di aiuti concessi in maniera ritenuta illegittima, che derivano dalla estensione - attraverso la Legge 21 febbraio 2003, n. 27 di conversione del decreto legge 24 dicembre 2002 - dei benefici di cui alla Legge n. 383/2001 (nota come Tremonti-bis) sulla detassazione di investimenti nei comuni colpiti da eventi calamitosi nel 2002, in Sicilia, Molise, Puglia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

La Decisione, C (2004) 3893, della Commissione Europea era stata già assunta il 20 ottobre 2004  ed identificava il regime della Tremonti bis come incompatibile con il mercato comune, a certe condizioni, e quindi disponeva di recuperare gli aiuti erogati.
Un provvedimento, quindi, che riguarda il rapporto tra imprese e il Fisco e che investirà le imprese che hanno beneficiato della proroga del regime Tremonti bis.
Non esiste quindi alcun collegamento tra la notizia, che si riferisce ad una procedura dello Stato Italiano in 9 regioni e l'operato della regione Molise sugli aiuti direttamente attivati, a seguito di eventi calamitosi e tutti legittimamente riconosciuti».

 

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