Polemiche politiche, Iorio: «Facciamo in modo che una bugia ripetuta tante volte non diventi verità»

Il Presidente ha esortato ad eliminare le polemiche, smetterla con le non verità e a concentrarsi sulle questioni reali
Il Presidente ha esortato ad eliminare le polemiche, smetterla con le non verità e a concentrarsi sulle questioni reali

Discorso a tutto tondo quello che il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha fatto questa mattina intervenendo all'inaugurazione della nuova Sede provinciale dell'ARPA Molise a Campobasso.

«L'inaugurazione di oggi di questo bellissimo edificio - ha detto -  è la testimonianza di come noi vogliamo il Molise: una regione che programma, che investe e che realizza progetti importanti che possono migliorare la qualità ambientale, la salute dei cittadini dando, nel contempo, occupazione a giovani ricercatori e professionisti. Tutto questo è stato e vuole essere l'ARPA Molise.  La nuova sede che inauguriamo sarà un valente strumento operativo per realizzare gli obiettivi che essa, su esplicito mandato della Regione, si pone».

Iorio ha quindi ringraziato lo "storico direttore", e oggi Commissario straordinario, Luigi Petrarca, per il suo impegno svolto in questi anni alla guida dell'ARPA Molise. Un impegno e una dedizione che hanno consentito all'Agenzia strumentale della Regione di raggiungere importanti obiettivi di qualità, di salvaguardia dell'ambiente e di prevenzione per la tutela della salute pubblica. Questo partecipando direttamente o indirettamente ad una serie di progetti regionali, nazionali ed europei.
Iorio, poi, raccogliendo la provocazione del Commissario Petrarca su alcune non verità che a volte vengono espresse da talune parti politiche e riprese, con un'esaltazione fuori luogo, da certi organi di informazione, ha evidenziato come «è bene stare attenti a non far sì che una bugia tante volte ripetuta diventi, per l'opinione pubblica, una verità».


«Nel settore sanitario - ha sottolineato il Presidente - si è tante volte detto che si chiudevano gli ospedali e si depauperava il territorio con l'eliminazione di servizi e presidi. Non è assolutamente vero, stiamo andando nella direzione della soddisfazione della domanda di sanità che viene dai cittadini, attivando nuovi servizi e riconvertendo alcuni che già erano presenti ma che, in una logica di un sistema che deve cambiare e ammodernarsi, non possono restare come sono. Dunque, nessuna chiusura, ma l'implementazione dei servizi. Ma a furia di dire una non verità, si è iniziato a creare una verità parallela. Stessa cosa dicasi per la bugia dei 5000 pali eolici impiantati sul territorio molisano.
 
Ora, al di la di cosa si possa pensare in merito dell'energia alternativa, e di quella eolica in particolare, l'unica cosa certa è che in Molise ci sono circa 1500 pali eolici e non 5000 come ripetono alcuni comitati spontanei e associazioni ambientaliste. Ma un altro esempio lo troviamo nei cosiddetti sprechi delle pubbliche amministrazioni e della Regione, in particolare, per quel che riguarda le "auto blu", i consulenti, o la grossa quantità di dirigenti che lavorano nella Struttura. La Regione Molise ha un numero assoluto, e in percentuale, di "auto blu", di consulenti, di dirigenti (nella mia Presidenza ho dimezzato il numero dei dirigenti) di molto inferiore alla stragrande maggioranza delle Regioni italiane sia piccole come la nostra che grandi. Ma ancora una volta una bugia ripetuta diviene realtà.
 
Possiamo certo discutere su un'ulteriore riduzione, ma dobbiamo capire che la priorità è la crescita, la ripresa produttiva, il lavorare tutti insieme come sistema per superare il momento di difficoltà che non appartiene solo al Molise e all'Italia, ma al mondo intero. Dobbiamo non dimenticare che mentre noi discutiamo di cose che, come dicevo non sono vere, anche se i problemi di crescita sul tappeto lo sono, gli Stati Uniti, la prima economia del mondo, stanno parlando di un possibile default. Allora è necessario contestualizzare il tutto, eliminare le polemiche, smetterla con le non verità e a concentrarsi sulle questioni reali».

 

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