Alberto Maria Cirese, così lo ricorda il Presidente Picciano

Una foto del 6 maggio dello scorso anno, in occasione dell'incontro con Cirese dal titolo "Gli Ultimi e i Primi", realizzato nell'ambito del Ciclo di incontri "Mezzadrie" presso l'Università di Siena (Foto Samuele Mancini)
Una foto del 6 maggio dello scorso anno, in occasione dell'incontro con Cirese dal titolo "Gli Ultimi e i Primi", realizzato nell'ambito del Ciclo di incontri "Mezzadrie" presso l'Università di Siena (Foto Samuele Mancini)

E' morto a Roma all'età di 90 anni, Alberto Maria Cirese, Professore emerito della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza. Figlio di Eugenio, poeta molisano, Alberto mantenne  il legame con il Molise, che considerò sempre la sua terra d'orine, malgrado fosse nato ad Avezzano.
 
Il Presidente del Consiglio regionale, Michele Picciano, esprime il proprio cordoglio e la profonda riconoscenza per un uomo di studi illuminato che volle camminare sulla terra del Molise per raccontarlo: «E' stato un intellettuale superbo, uno dei maggiori studiosi delle culture e delle tradizioni popolari, autore di saggi che hanno indagato e spiegato il meridione attraverso le sue complesse identità. Alberto Cirese è una delle intelligenze più autorevoli che la cultura italiana abbia mai espresso. Figlio di Eugenio, grandissimo poeta molisano caro a Pasolini e a Montale, produsse opere fondamentali per comprendere le tradizioni, le dinamiche sociali, l'evoluzione della società meridionale.
 
Alberto ed Eugenio furono spesso compagni di lavoro; curarono riviste letterarie, pubblicazioni e, ciascuno attraverso i propri canali espressivi, la poesia e l'antropologia, inseguirono insieme il filo vitale della storia e dell' identità del Sud e del Molise. Le nostre tradizioni popolari, prima sottovalutate o ignorate, con Alberto Cirese acquisirono dignità di cultura e di patrimonio umano da preservare». 

Il Presidente Picciano ribadisce il privilegio di poter considerare i Cirese presenze imponenti della storia molisana: «Alberto studiò a Campobasso e da qui cominciò il suo lungo e imponente viaggio della conoscenza e nella sperimentazione culturale. E' impagabile poter dire che il nome dei Cirese è legato indissolubilmente al Molise. A questa regione hanno dato un tributo di conoscenza difficile da ripagare, se non con tutto il nostro impegno, affinché i ragazzi ne conoscano  il valore culturale e condividano la bellezza delle loro opere».

 

condividi

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO