Eventi bellici del 1943, la testimonianza del Presidente Picciano

Picciano: «Ricordare l'8 e il 10 settembre per costruire un futuro migliore»
Picciano: «Ricordare l'8 e il 10 settembre per costruire un futuro migliore»

Il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, ha voluto ricordare, a pochi giorni dalla ricorrenza del 68° anniversario dell'armistizio e del bombardamento alla città di Isernia, gli eventi dell'8 e 10 settembre 1943:
 
«L'8 settembre 1943, data che doveva sancire, attraverso l'armistizio, la fine della Seconda Guerra mondiale per la nostra Nazione, segnò invece l'inizio del dramma dell'esercito italiano che, dopo l'annuncio dato alla radio dal Maresciallo e Capo del Governo, Pietro Badoglio, venne abbandonato a se stesso probabilmente nell'ora più drammatica dall'inizio del conflitto.
 
Il ricordo di quel giorno diventa ancora più amaro se si guarda alla situazione particolare del Molise, coinvolta con ritardo dai feroci combattimenti. La città di Isernia, infatti, il 10 settembre di quell'anno fu rasa al suolo dopo un bombardamento a tradimento da parte degli aerei statunitensi, ritenuti ormai amici. Moltissime furono le vittime, tanti i feriti, in una data che ancora oggi, a distanza di 68, anni provoca un dolore incolmabile.
 
In questi giorni, dunque, il mio pensiero, e credo quello di tutti, va a chi ha perso la vita in quei tragici eventi e alle loro famiglie, nella convinzione che prendere coscienza di ciò che è accaduto debba servire a costruire un futuro nuovo, lontano dalle logiche belliche e dai vuoti piani di conquista».

 

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