48° anniversario del bombardamento di Isernia, il messaggio del Presidente Iorio

«Ricordare le vittime del bombardamento di Isernia del 10 Settembre del 1943 è, senza dubbio, doveroso sia dal punto di vista umano che storico. Quegli accadimenti e tutti gli altri eventi bellici che si verificarono anche successivamente a quella data, testimoniano il tributo di sangue e di sofferenza che il Molise diede al Secondo Conflitto Mondiale.
 
Questa terra, infatti, fu luogo di scontri aspri tra l'esercito alleato e le forze naziste. La popolazione civile, purtroppo, non solo non fu tenuta fuori, ma si trovò in una tragica posizione di mezzo tra i fuochi ostili dei due schieramenti. Ricordare, dunque, questi avvenimenti vuol dire   riflettere e dare valore al sistema democratico in cui viviamo e alla responsabilità che tutti abbiamo, cittadini ed Istituzioni, per la costruzione di un futuro di pace tra singoli individui e tra i popoli.
 
Da Isernia, quindi, parte un messaggio al Molise, all'Italia, ma in generale a tutte quelle parti del mondo in cui, purtroppo, c'è ancora la guerra, affinché si comprenda che il dialogo e il confronto sono le armi migliori per risolvere i conflitti. Da questo posto, viene anche forte il grido perché la follia del nazionalsocialismo e le idee che esso propinava vengano giudicate, unanimemente dagli uomini del Terzo millennio e dalla storia, sbagliate, ingiuste e da rigettare in ogni forma».

 

A cura dell'Ufficio Stampa
della Presidenza della Regione Molise

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