Koscher e cultura, Regione Molise e Comunità ebraica romana iniziano la collaborazione

Palazzo della Regione, Sala conferenze.  Il Presidente della Regione. Michele Iorio,  e il Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, mentre firmano il documento
Palazzo della Regione, Sala conferenze. Il Presidente della Regione. Michele Iorio, e il Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, mentre firmano il documento

Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, e il Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni, hanno firmato oggi pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, una Dichiarazione di intenti che ha il fine di promuovere la certificazione  kascher da parte delle aziende molisane.

Presente all'incontro quasi tutto il Consiglio regionale,  con esponenti di maggioranza e di minoranza, oltre all'On. Sabrina De Camillis e ai Presidenti delle due Province molisane, Rosario De Matteis e Luigi Mazzuto.
La visita di Di Segni è stata voluta dal Presidente Iorio in seguito ad un incontro che lo  stesso ha tenuto a gennaio a Roma presso il Tempio ebraico.


«Da quell'incontro, da cui è nato anche un rapporto di stima personale con il Rabbino - ha detto il Presidente - ne è derivata la volontà di voler disciplinare, anche in Molise, la regolamentazione religiosa tradizionale utilizzata dagli ebrei praticanti per una giusta pratica alimentare».
Il termine kascher o koscher, infatti, in ebraico significa "conforme alla legge" o "adatto", ed è utilizzato per indicare l'alimentazione conforme ai dettami della tradizione biblica e della memoria tramandata oralmente. Queste regole sono un aspetto della religiosità che assume da sempre molta importanza per la comunità ebraica.


La certificazione kosher è un utile strumento di marketing per le aziende che aspirano a vendere i propri prodotti nei circuiti della grande distribuzione. Infatti, un'alta percentuale delle catene di supermercati negli Stati Uniti richiede che i fornitori abbiano la certificazione kosher, perché in questo modo possono coprire tutto il mercato dei consumatori.
 
Negli Stati Uniti vi sono circa 500.000 consumatori di religione ebraica che acquistano solo alimentari kosher durante tutto l'anno. Un altro milione di consumatori ebrei acquista tali prodotti con frequenza varia. Vi sono, poi,  sette milioni di vegetariani che acquistano prodotti kosher  avendo la garanzia che tali prodotti non contengono carni e grassi animali. Vi sono anche più di due milioni di musulmani - che come gli ebrei non mangiano carne suina e derivati -  ed oltre un milione di indù che non mangiano carne.

«Tutto ciò - ha continuato Iorio - consentirebbe, quindi, alle aziende molisane meritevoli di ottenere la certificazione kascher, anche la possibilità di svilupparsi economicamente in un nuovo settore fino ad oggi poco conosciuto, ma con enormi possibilità di crescita, non solo in ambito regionale».
Di Segni, oltre a confermare l'importanza di questo accordo, ha anche espresso il desiderio che in Molise si effettuino studi per indagare la presenza ebraica sul nostro territorio nei diversi periodi storici, anche in quelli precedenti alla Shoah.

 

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