Servizi socio-educativi, 564 mila euro per Enti locali ed aziende private

Fusco Perrella:  «L'impegno della Regione Molise è teso a sostenere lo sviluppo ed il benessere dei più piccoli»
Fusco Perrella: «L'impegno della Regione Molise è teso a sostenere lo sviluppo ed il benessere dei più piccoli»

L'Assessore alle Politiche sociali della Regione Molise, Angiolina Fusco Perrella, ha convocato ieri i Comuni e le aziende che hanno avuto accesso ai contributi previsti dall'Avviso Pubblico per la realizzazione di asili nido, micro-nidi e nidi aziendali.

Le risorse per l'intervento ammontano a 564 mila euro, che saranno ripartiti tra i Comuni di Campodipietra, Agnone e Limosano per la realizzazione di asili nido comunali;  Cantalupo nel Sannio e Sant'Agapito, per la realizzazione di spazi gioco comunali e l'azienda ITTIERRE s.p.a. di Pettoranello, per la ristrutturazione dell'asilo nido aziendale.

«Il bando finalizzato alla realizzazione di asili nido, micro-nidi e spazi gioco - ha dichiarato l'Assessore Fusco Perrella - è stato accolto con grande favore dagli Enti locali e dalle più importanti aziende private molisane e rappresenta un ulteriore tassello nelle attività che il Governo regionale ha programmato e realizzato in questi anni per promuovere la cultura della tutela dell'infanzia e rispondere alle esigenze dei minori e delle famiglie».

L'Assessore  ha anche sottolineato che «nell'ambito del più vasto Programma straordinario per le famiglie, infatti, abbiamo investito risorse consistenti per migliorare e potenziare l'offerta dei Servizi socio-educativi per la prima infanzia e creare una rete estesa, qualificata e differenziata  di strutture e nuovi servizi territoriali, con l'obiettivo di consentire la conciliazione della vita familiare con quella lavorativa e salvaguardare il diritto dei bambini di fruire di un'offerta educativa di qualità».

«Questo bando - ha concluso - è, dunque, un'ulteriore prova dell'impegno della Regione Molise a sostenere lo sviluppo ed il benessere dei più piccoli, il ruolo educativo dei genitori e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, per consentire alle mamme lavoratrici di poter assolvere con maggiore serenità ai compiti occupazionali e con pari opportunità alle mamme non lavoratrici di coltivare interessi formativi e culturali fuori dalle mura domestiche».

 

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