Consiglio regionale, dibattito sulle linee programmatiche

Palazzo Moffa. Lavori protratti fino a tarda sera
Palazzo Moffa. Lavori protratti fino a tarda sera

Seduta fiume, quella di ieri, per il Consiglio regionale del Molise, che è stato impegnato fino a tarda ora a discutere le linee programmatiche esposte dal Presidente della Giunta regionale del Molise, Michele Iorio, nella scorsa riunione di martedì 13 dicembre.

L'Assemblea, prima di dare inizio ai lavori, ha ospitato il Prefetto di Campobasso, Stefano Trotta, che ha voluto formulare le espressioni augurali a tutti i Consiglieri e ribadire agli stessi il suo impegno in direzione della collettività molisana. Gratitudine per tale impegno è stato espresso al Dott. Trotta dal Presidente della Giunta, Michele Iorio, e dal Presidente del Consiglio, Mario Pietracupa.
Nel corso della Seduta, è stato osservato anche un minuto di raccoglimento per la tragedia verificatasi nel mare di Termoli.
Si è trattato di un dibattito ampio ed approfondito che ha toccato tutti gli aspetti evidenziati dal Governatore Iorio nel suo programma di governo.

Ha aperto il dibattito Gennaro Chierchia, eletto nella lista del Partito Socialista. Il suo è stato un intervento molto critico nei confronti del documento e del Presidente Iorio.
Pieno consenso al programma di Governo è venuto dal consigliere dell'Udeur, Vincenzo Niro, che ha concluso con l'invito  a «dare impulso alle procedure per il nuovo Statuto».
E' stata la volta, quindi, di Paolo di Laura Frattura, leader dell'opposizione, che ha sostenuto come «affrontare in modo condiviso e partecipato il momento di grave difficoltà che stiamo vivendo, nel rispetto dei diversi ruoli, rappresenta il modo migliore per superarlo». «Lavoro certo e stabile, merito, trasparenza, pari opportunità, lotta alla precarietà e per la legalità, concertazione e confronto costante - ha concluso - sono le parole d'ordine per il futuro del Molise».

Dichiarazioni esaustive ed organiche per Antonio d'Aimmo del Grande Sud, il quale ha sostenuto che c'è «grande attesa per quanto riguarda la reale programmazione così costruita ed articolata».
«Nell'ascoltare prima e rileggere poi le dichiarazioni programmatiche - ha detto Salvatore Ciocca  della Federazione della Sinistra - non posso fare a meno di rimarcare una profonda delusione che, da neofita dell'ambiente e del ruolo, diviene immediata dissonanza dal clima buonista che si vorrebbe dare a credere».

Per Giuseppe Sabusco dell'UDC,  le linee programmatiche di Iorio costituiscono un «programma di alto profilo». Appoggio leale, dunque, al Governatore, con un'attenzione particolare, però,  ai gravi problemi che affliggono l'Ospedale "Cardarelli" di Campobasso, per la sanità in generale e per lo spopolamento.
Analizzando la situazione attuale, che vede il Molise esposto ai cambiamenti economici in atto, Danilo Leva, del Partito Democratico, ha indicato l'urgenza di «una seria inversione di rotta nell'azione di governo». Pur giudicando positivi i provvedimenti diretti alla riduzione dei costi della politica, Leva ha chiesto e proposto «che si faccia di più e si abbia più coraggio per affrontare nuove sfide».

Giudizio positivo sul programma da parte di Lucio De Bernardo, di Progetto Molise, che ha suggerito la scelta «indispensabile di fare sistema, attraverso un nuovo patto sociale, economico e politico, che travalichi i limiti temporali della Consiliatura».
Si è soffermato principalmente sulla sanità e sulle difficoltà che attanagliano l'Ospedale "Cardarelli" di Campobasso Felice Di Donato, di Alternativ@.
Il Capogruppo del Popolo della Libertà, Nicola Cavaliere, ha espresso soddisfazione per le linee programmatiche ritenendole «sobrie, concrete e realmente realizzabili  in un contesto drammatico che ci vede chiamati, come classe politica, a dimostrazione di un grande senso di responsabilità, oltre che  di una grande attenzione umana, professionale, morale e politica».
Sulla tutela ambientale ha incentrato il suo intervento Cosmo Tedeschi, dell'Italia dei Valori, soffermandosi  su due aspetti: la difesa dall'inquinamento e sulla gestione dei cicli dei rifiuti.
«Sono pronto a collaborare - ha detto - ma non per effettuare nomine come quella fatta per lo zuccherificio. Ci vogliono persone che hanno esperienza nel settore, persone che hanno rimesso in piedi aziende in crisi».


Di «opposizione costruttiva e apertura di credito» ha invece parlato Cristiano Di Pietro, sempre dell'Italia dei Valori, annunciando spirito propositivo e di voler collaborare per lo Statuto, per i tagli della politica, per il ridimensionamento delle consulenze. 
«Il nostro sostegno non mancherà», ha detto Riccardo Tamburro dell'Adc, che ha chiesto   un'azione politica più incisiva rispetto al passato per la crescita e lo sviluppo della territorio.
Panoramica ad ampio raggio, quella di Michele Petraroia del Partito Democratico, nella quale ha espresso preoccupazione per l'emergenza lavoro, per l'occupazione giovanile, per la gestione delle vertenze, per la sanità e per altre problematiche. Importante, infine, un rapporto più intenso con i molisani nel mondo.

Ha concluso gli interventi Massimo Romano di Costruire Democrazia. «Anche in questa legislatura - ha detto -  svolgerò il mio ruolo critico, di antipatico, ma penso che rispetto a determinate cose occorra non tacere».
Nella sua replica a fine dibattito, il Presidente Michele Iorio ha posto l'accento sulla opportunità  di «attivare una discontinuità concreta rispetto al passato nel modo di affrontare i problemi sul tappeto». «Prendendo spunto dalla situazione nazionale-  ha fatto notare Iorio -  non possiamo non comprendere l'importanza delle decisioni collegiali su grandi temi. Per la gravità della situazione  dobbiamo tutti comprendere che  siamo chiamati a stare insieme e a compiere delle scelte il più possibile condivise e coraggiose. Ho notato con piacere la disponibilità di alcuni esponenti delle opposizioni alla collaborazione  e al un confronto franco. Ne sono lieto e spero che il loro esempio venga seguito anche da altri».


Iorio, poi, ha fatto riferimento all'autonomia regionale escludendo  spazi per arretramenti e ripensamenti che mettano in discussione la conquista fatta nel 1963. «Ciò  non vuol dire certo-  ha osservato - rigettare la possibilità di collaborare con le altre regioni per iniziative concrete e su progetti comuni per la gestione di servizi».

Per quanto riguarda le consulenze, Iorio ha chiarito  che »da sempre ne abbiamo avute poche rispetto ad altre regioni, ad ogni modo il loro numero è stato ridotto ultimamente dell'80%».
«E' bene far chiarezza infine sul fatto -  ha aggiunto - che i Co.Co.Co. che operano in regione  non sono consulenti, ma giovani che lavorano nella macchina amministrativa dell'Ente con una piena integrazione e svolgendo un'attività preziosa. Anche il loro numero è stato ridotto».

 

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