Lettera Falcione, la risposta del Presidente Iorio

Iorio: «Opportune precisazioni»
Iorio: «Opportune precisazioni»

Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha inviato una lettera di risposta al Presidente dell'Associazione Industriali del Molise Edoardo Falcione.

Questo il testo:

«Caro Presidente,
nonostante l'amicizia e la stima che ci legano, debbo rispondere alla tua lettera facendo delle opportune precisazioni, anche per ristabilire elementi di verità e di oggettività.
Le impressioni che dici di aver ricavato dall'incontro fatto in Giunta regionale con le Associazioni di categoria e con le Forze sociali sembrano più dettate da esigenze di bottega che dalla consapevolezza degli impegni che sono stati realmente assunti. Per quanto mi riguarda, in quell'incontro ho ricevuto dalla Forze sociali ed imprenditoriali, forse anche le più fresche e le più giovani che rappresentano altrettante imprese del territorio, una grande disponibilità al dialogo, alla comprensione del momento di difficoltà e al cammino che ho proposto di avviare.

 
La demonizzazione forzata della politica che tu fai riguarda sicuramente tutti, compresa l'Associazione industriale del Molise che, forse più di altri, deve comprendere che è giunto il momento di cambiare e di rinnovarsi per essere al passo con il contesto locale, nazionale e mondiale. Un'Associazione che non può avere la pretesa di essere l'unico interprete della rappresentanza imprenditoriale della regione.
Demonizzare tutti, senza comprendere l'esigenza di cambiare, rappresenta un sindacalismo industriale di vecchia maniera, ormai completamente inadatto alle sfide del presente e, soprattutto, del futuro.


Non sono alla ricerca certo di un vostro consenso per comprendere il messaggio che mi viene dai cittadini del Molise, e quindi anche degli imprenditori che ho l'onore e l'onere di rappresentare.
Il minimalismo, il nichilismo e soprattutto il liberismo sfrenato che ho letto nella tua (???) impostazione, che corrisponde del resto alle dichiarazioni del Partito Democratico e del Consigliere Frattura svolte recentemente in Consiglio regionale, sono esattamente il contrario di ciò che la società molisana si aspetta.


La politica ha il compito di accompagnare le aziende con il necessario intervento pubblico. Fermo restando, al di là delle chiacchiere, la nostra piena disponibilità ad arretrare non appena uno o più imprenditori, magari quelli da te rappresentati, vorranno fare delle proposte di rilevazione delle quote pubbliche.

Ad ogni modo, posso assicurare che non abbasseremo la guardia e nessuno, né imprese e né lavoratori, sarà lasciato al proprio destino. Questo e non altro è il ruolo della politica ed il compito che siamo chiamati a svolgere.
Rigettiamo la deriva liberista di un mercato senza regole che mi sembra voi vogliate prospettare come elemento salvifico. Un liberismo che oggi più che mai segna il passo, evidenziandosi come concezione economica e sociale inadeguata e retrograda.


Giova ricordare che proprio ieri sono stato impegnato in un difficile confronto con il Governo, e in particolare con il Ministro Barca. Abbiamo ottenuto due risultati straordinari: il rifinanziamento del Trasporto pubblico locale e la conferma, con la definitiva approvazione della Corte dei Conti (ultimo anello mancante), della famosa Delibera CIPE che assegna al Molise il miliardo e 340 milioni di euro che avevamo da tempo annunciato. Ricordo che proprio voi, in piena campagna elettorale, ne avevate messo in discussione la concretezza, se non addirittura l'esistenza.
Spero che questa mia risposta sia sufficiente a far comprendere che non abbiamo sudditanze nei confronti di nessuno e che non riteniamo che in questa regione i primi della classe siano solo coloro che non si occupano di politica.


Continuiamo il nostro lavoro sulla fiducia che i cittadini ci hanno recentemente riconfermato e che ci hanno dimostrato nei lunghi anni di governo trascorsi. 
Contando sulla possibilità di aprire un dialogo sincero con tutti e sperando nell'appoggio di ciascuno, persino della tua Associazione, per intraprendere un percorso comune che porti questa nostra amata terra ad uscire più forte e più coesa di prima dal momento di crisi che stiamo vivendo, formulo a te e ai tuoi soci i migliori auguri di buone feste, auspicando che il 2012, pur tra le tante difficoltà, sia un anno migliore di quello appena trascorso». 

 

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