Ricostruzione post sisma, stop del Governo tecnico alla proroga dello stato di criticità

Romagnuolo: «Decisione paradossale quella del Governo nazionale»
Romagnuolo: «Decisione paradossale quella del Governo nazionale»

«Con gli ultimi provvedimenti il Governo tecnico ha deciso di bloccare la macchina della ricostruzione post terremoto in Molise invece di agevolare il completamento degli interventi necessari per il rientro di tutte le famiglie ancora senza una casa».

Così il Consigliere regionale di Progetto Molise e Delegato per la ricostruzione, Nicola Eugenio Romagnuolo, interviene in merito alla nota  della Protezione Civile a firma del Capo Dipartimento, Franco Gabrielli.

Nel documento, trasmesso anche ad altre Regioni colpite da calamità naturali, si comunica l'impossibilità di prorogare di un altro anno lo stato di criticità nei rispettivi territori, ovvero il provvedimento che consente il funzionamento della Struttura commissariale e degli Uffici sisma dei singoli paesi.
Lo stop è motivato, da quanto si è appreso, dalla mancata "bollinatura" degli atti da parte del Dipartimento per l'economia e le finanze, in sostanza da problemi procedurali che al momento non consentono di prorogare lo stato di criticità.                
              
La Protezione Civile, pur condividendo l'opportunità della proroga, ha disposto di fermare le attività della Struttura commissariale e di chiudere le varie contabilità speciali in attesa di ulteriori sviluppi/provvedimenti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

«Si tratta di una decisione paradossale - dice Romagnuolo - arrivata proprio quando la Regione Molise, grazie agli sforzi e all'impegno del Presidente Michele Iorio ha ottenuto dal Governo il via libera all'utilizzo di ingenti risorse (Delibera Cipe) per completare la ricostruzione. In tal senso, e per evitare gravissimi disagi agli uffici comunali e regional,i e soprattutto per evitare ritardi nei lavori in corso nei paesi, il Presidente si è già attivato presso gli uffici centrali al fine di individuare una soluzione al problema».

Secondo il Delegato per la ricostruzione «ci troviamo di fronte ad un errore gravissimo commesso da un Governo tecnico che, da un lato, parla di rigore e di spese oculate e, dall'altro, di sviluppo; ma se davvero questo si vuole fare bisogna assicurare le risorse e le premialità alle regioni e non paralizzare le attività amministrative, in questo caso nelle aree colpite da calamità naturali come il Molise».

«E' il modo peggiore - conclude Romagnuolo - di operare per le nostre comunità in un momento di crisi e di incertezza. Paghiamo di più con le nuove tasse e non otteniamo nulla in cambio se non mille vincoli come nel caso della ricostruzione. Confidiamo nelle azioni del Presidente Iorio affinché nei prossimi giorni ci sia un ravvedimento rispetto a tale operato, anche per continuare a garantire i tecnici presso le strutture Coc, figure oggi ancora più indispensabili con la certezza delle risorse finanziarie».

 

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