SLA, 650 mila euro per il supporto di pazienti e famiglie

Di Sandro: «L'Amministrazione regionale è vicina a quei pazienti, che si trovano ad affrontare il peso di una grave malattia come la SLA, ed alle loro famiglie»
Di Sandro: «L'Amministrazione regionale è vicina a quei pazienti, che si trovano ad affrontare il peso di una grave malattia come la SLA, ed alle loro famiglie»

È stato approvato dalla Giunta regionale il "Programma attuativo per i pazienti malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica" (SLA), predisposto in funzione di quanto stabilito dal Decreto in materia di "Interventi di assistenza domiciliare ai malati di SLA".

Il programma, che prevede il coinvolgimento diretto delle Amministrazioni comunali, sarà finalizzato, in una prima fase, ad individuare le necessità ed il bisogno assistenziale dei pazienti interessati; successivamente, porterà alla definizione di un Programma Individuale di Assistenza che coinvolga tanto il personale sanitario quanto gli operatori sociali.
A tal fine sono state stanziate risorse per € 650.000,00, che verranno trasferite ai Comuni interessati al fine di finanziare i caregivers degli ammalati di SLA, siano essi familiari del paziente o persone terze rispetto al nucleo familiare.

«Ritengo di fondamentale importanza ha detto l'Assessore alla Sanità, Filoteo Di Sandro - far sentire la vicinanza ed il supporto dell'Amministrazione regionale a quei pazienti, che si trovano ad affrontare il peso di una grave malattia come la SLA, ed alle loro famiglie. Prevedere poi che, accanto a dei voucher forniti per favorire l'assistenza domiciliare, sia redatto un vero e proprio piano d'intervento socio - sanitario a favore dei pazienti rappresenta un momento d'avanguardia per il nostro sistema regionale. In un momento in cui si sta lavorando per consegnare, in tempi rapidi, al Molise il nuovo Piano Sanitario Regionale 2012-2014, cominciare a porre in essere delle azioni che prevedono l'integrazione socio sanitaria può costituire un utile terreno di prova per la futura implementazione del settore».

«Mi auguro - ha concluso Di Sandro - che gli interventi possano essere un'efficace risposta alla necessità dei pazienti e che siano un utile strumento palliativo alle problematiche connesse alla SLA».

 

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