Consiglio regionale, sì ad un nuovo Statuto e decisione rinviata sullo zuccherificio

Palazzo Moffa. Si è lavorato fino a tarda sera
Palazzo Moffa. Si è lavorato fino a tarda sera

Il Consiglio regionale ha  proceduto alla revoca della Delibera del 22 febbraio 2012 con la quale si era approvato in seconda stesura il nuovo Statuto regionale, delibera che, tra l'altro, era stata oggetto di osservazione da parte del Consiglio dei Ministri. Ventidue i  voti favorevoli, quattro i consiglieri  che non hanno partecipato al voto (Monaco, Ciocca, Di Donato e Frattura) e quattro gli assenti.

Il Presidente Pietracupa si è impegnato personalmente a favorire al più presto tutte le procedure per arrivare velocemente ad una nuova Proposta di legge. 
Si è passati, quindi, all'esame di un ordine del giorno con il quale il Consigliere Petraroia ha sollecitato, nella predisposizione del nuovo Statuto, la previsione di 20 consiglieri e  4 assessori -  recependo di fatto il disposto dell'art. 14 della legge 148 del 2011 - e di un complessivo riordino istituzionale ed amministrativo, così come previsto dalla stessa legge 148, agevolando uno schema che incentivi l'associazionismo fra le Unioni dei Comuni e la gestione unificata dei servizi per macro-aree.

Il Presidente della Giunta, Michele Iorio,  ha ribadito la sua convinzione sulla autonomia regionale sostenendo che «deve esserci massima attenzione con le altre realtà regionali, ma nessuna ipotesi di fusione». Una perentoria risposta a Cristiano Di Pietro, secondo cui è opportuno tornare insieme all'Abruzzo,  e allo stesso Petraroia, che aveva chiesto di avviare contatti istituzionali con Marche e Abruzzo. Il punto sulle fusioni è stato poi eliminato, fatto questo che ha consentito l'approvazione all'unanimità dell'ordine del giorno.

Nulla di fatto, invece, relativamente secondo punto in agenda, riguardante la questione dello Zuccherificio del Molise, per il quale la Giunta regionale aveva presentato al Consiglio una  Delibera circa "l'attivazione di un percorso definitivo di messa in sicurezza finanziaria, rilancio e dismissione coordinata". In pratica, un intervento di ricapitalizzazione  per opporsi al percorso di azione fallimentare intentato nei confronti dello Zuccherificio del Molise e per sbloccare da subito la campagna bieticola per l'anno 2012.

L'Assessore  Vitagliano prima, e il Presidente Iorio dopo, hanno rappresentato l'urgenza del caso, appellandosi alla disponibilità della minoranza.
Riunite ad oras la Prima e Seconda Commissione per il parere di competenza, il Consiglio è ripreso in serata con una comunicazione del Presidente Pietracupa in merito ad una diffida, indirizzata alle due Commissioni, presentata sull'argomento in discussione da parte del consigliere Petraroia. Pietracupa ha aggiunto che le Commissioni erano state convocate legittimamente, così come previsto dal Regolamento.

Dopo aver riferito del completamento degli atti e della votazione per la  iscrizione all'ordine del giorno del provvedimento, Pietracupa ha dato la parola, per la maggioranza, al Presidente della Giunta Iorio, che ha rivolto un nuovo appello all'opposizione per discutere immediatamente la Delibera dell' Esecutivo regionale.
« Faccio appello - ha detto Iorio -  al senso di condivisione già manifestato in altre circostanze per altre situazioni. Non dobbiamo perdere tempo sulla ricapitalizzazione per non creare problemi allo zuccherificio.  Siamo disposti ad aprire il dibattito su tutte le operazioni della azienda in una apposita Seduta monotematica».

Per la minoranza è intervenuto Frattura, che ha manifestato il «dispiacere per non poter assecondare la richiesta del Presidente Iorio». Frattura ha inoltre chiesto, nei limiti del possibile, «di  incontrare le associazioni di categoria per illustrare ciò di cui si è discusso».
Messa a votazione l'iscrizione all'ordine del giorno della Delibera  che richiedeva il consenso dei due terzi dei Consiglieri presenti, hanno votato a favore  17 della maggioranza  e contro  10  della minoranza. Non avendo raggiunto i due terzi, come da Regolamento, non è stato possibile né iscrivere, né discutere la Proposta di delibera della Giunta.

 

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