Giorno del Ricordo, il messaggio del Presidente Pietracupa

Pietracupa: «Giorno del Ricordo e memoria storica sono fondamentali per affrontare le contraddizioni del  presente»
Pietracupa: «Giorno del Ricordo e memoria storica sono fondamentali per affrontare le contraddizioni del presente»

In occasione del Giorno del Ricordo, che in Italia si celebra il 10 febbraio in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, il Presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa, ha diffuso il seguente messaggio:  

«A distanza di pochi giorni dalla commemorazione della shoah, che ha visto gli studenti molisani protagonisti di una interessante iniziativa al Teatro Savoia di Campobasso, è doveroso rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, dei fiumani e  dei dalmati nel secondo dopoguerra, della più complessiva vicenda del confine orientale.

Alto è il contenuto storico civile del Giorno del Ricordo, che si celebrerà domani 10 febbraio. A causa dell'emergenza maltempo che ha colpito così duramente il nostro territorio, non è stato possibile organizzare un incontro con le scuole, sicché mi limito a riportare, nel segno del più autentico rispetto, quanto emerso dalla riflessione elaborata dai nostri giovani in occasione del 27 gennaio: ciascuno di noi può, attraverso la memoria storica, saper affrontare le contraddizioni del presente, conoscere e saper prendere decisioni, esercitando la propria volontà e concorrendo a costruire se stessi e il proprio mondo.

È noto che sul tema delle foibe l'indagine storica ha fatto  risaltare indugi e ritardi, imputabili anche a motivazioni di natura culturale e ideologica, ma la rinnovata volontà di ricerca della verità concorre a sostenere la comune convinzione che la conoscenza della storia conduce ad ispirare ed alimentare la vita per far emergere, lucidamente e coraggiosamente, quel che è stato e, al contempo, a fare in modo di vigilare a che gli errori e le tragedie del passato possano non ripetersi, nel segno della difesa dei diritti e delle conquiste, sebbene perfettibili, della nostra democrazia».

 

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