Consiglio regionale, le scuole di Mafalda e Castellino Palazzo Moffa

Pietracupa: «Avvicinare gli studenti all'Istituzione regionale»
Pietracupa: «Avvicinare gli studenti all'Istituzione regionale»

Ancora scuole ed istituzioni insieme. Ancora una visita di tre classi in Consiglio regionale. Questa mattina l'Aula assembleare di Palazzo Moffa ha ospitato le scuole di Mafalda e Castellino sul Biferno.
E' stato, come da prassi, il Presidente del Consiglio, Mario Pietracupa, ad incontrare i ragazzi, in questo caso quelli della Quinta classe della Primaria di Mafalda (Istituto comprensivo di Montenero di Bisaccia) e quelli della Quinta classe della Primaria e della Prima di Secondo grado di Castellino sul Biferno.

I ragazzi, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno dialogato a lungo con il Presidente Pietracupa e, in seguito, hanno seguito gli interventi del componente del Servizio consulenza legislativa e giuridica, Felice Mancinelli, e quello della dottoressa Anna Paolella, referente per l'Autonomia scolastica presso l'Ufficio scolastico regionale che, di concerto con la Presidenza del Consiglio, segue e cura il progetto di "riduzione delle distanze" tra i giovani e le istituzioni.

Tante le domande poste dai ragazzi ai due relatori e al Presidente Pietracupa. Interessante, soprattutto, il dibattito sul tema dell'accoglienza, stimolato dalla presenza in aula di due alunni originari dell'Armenia, di una bambina con genitore argentino e da altri giovani studenti provenienti dai Paesi del Maghreb. In proposito, Pietracupa ha detto: «Un Paese e una qualsiasi area geografica che non sono in grado di accogliere gli altri e di confrontarsi con culture diverse sono territori destinati a restare chiusi in se stessi, pertanto non hanno futuro».

Al termine del dibattito, ai ragazzi, apparsi interessati e felici per la breve ma intensa esperienza vissuta, sono stati distribuiti dei gadget e dei libri sul Molise, «perché - ha concluso il Presidente Pietracupa - la vostra è una delle regioni più belle d'Italia, un territorio che va conosciuto, studiato ed amato».

 

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