Terremoto Emilia, la lettera di Pietracupa al Presidente Metteo Richetti

Pietracupa:  «Con tutto il cuore ci uniamo al sentimento di cordoglio che ha unito il Paese»
Pietracupa: «Con tutto il cuore ci uniamo al sentimento di cordoglio che ha unito il Paese»

Il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Mario Pietracupa, ha inviato al suo collega dell'Emilia Romagna, Matteo Richetti, una lettera di cordoglio e di solidarietà per i tragici fatti accaduti nell'Emilia e cha stanno mettendo a dura prova la  popolazione di quel territorio.

Questo il testo della missiva:
«Caro Presidente,
non ci sono parole per descrivere il sentimento di angoscia che ha colpito tutti i cittadini molisani nel seguire minuto per minuto il dramma che ha sconvolto l'Emilia Romagna ormai da diversi giorni.
Una tragedia così grande, con il sacrificio di tante vite umane, ci lascia sgomenti e rievoca in noi molisani il triste ricordo dell'ultimo terribile terremoto vissuto alle nostre latitudini, quello del 31 ottobre 2002. Il disagio che affligge gli sfollati, il vuoto dei lutti, il disorientamento emotivo dei parenti delle vittime, i danni al patrimonio artistico, oltre alla insopportabile e logorante sensazione di dover sopportare nuove imminenti scosse: abbiamo sperimentato, purtroppo, sulla nostra pelle tutti gli aspetti più duri di una calamità tanto devastante quanto inattesa.

Con tutto il cuore ci uniamo al sentimento di cordoglio che ha unito il Paese.  Soprattutto siamo vicini ai parenti delle vittime, agli sfollati e ai tanti imprenditori e lavoratori che hanno visto crollare i tetti dei capannoni, la solidità di un lavoro sicuro e la serenità del proprio futuro.
Siamo vicini a tutti i cittadini emiliani. Siamo e saremo solidali con gli Amministratori regionali e locali, cui toccherà il difficile compito di rimettere in moto soprattutto quell'operosità e determinazione che da sempre animano la gente d'Emilia.

Il meccanismo della solidarietà si è puntualmente animato anche nella nostra regione. Su disposizione del Presidente Michele Iorio è partito in queste ore, alla volta dell'Emilia Romagna, un altro modulo di soccorsi e di primo intervento, che si aggiunge a quello giunto a Sant'Agostino e poi inviato, su disposizione del coordinamento locale dei soccorsi, a Medolla, epicentro del terremoto del 29 maggio. Lì è stato montato un campo di soccorso alla popolazione locale che, fino ad oggi, sta assistendo 450 persone.

A parte i soccorsi più rapidi e robusti, ci sono e ci saranno anche quelli delle altre Istituzioni e quelli dei cittadini molisani. Per tutti è l'ora del coraggio e della determinazione, pur sapendo che il dolore e la paura continueranno a scuotere la tenuta emotiva della gente. 

Noi, caro Presidente, ti assicuriamo la nostra completa disponibilità e sostegno. Lo facciamo ancora scossi, avendo negli occhi le immagini dei soccorsi all'opera per salvare la vita di uomini sorpresi mentre, al lavoro, donavano il loro contributo alla nostra società in un momento difficile, ma sempre con grande volontà e dignità. E lo faremo senza mai dimenticare lo straordinario slancio di generosità vostro nei nostri confronti ai tempi della tragedia di San Giuliano di Puglia».

 

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